Molti sportivi ed appassionati della provincia di Agrigento saluteranno questo 2011 etichettandolo come “senza infamia e senza lode”; c’è tuttavia un gruppo di atleti agrigentini che ha realizzato nel corso di quest’anno solare qualcosa di strepitoso, che non accadeva nel nostro territorio da oltre un quarto di secolo.

Stiamo parlando dell’A.S.D. Miraglia Rugby, società costituita da pochissimi mesi ma che è riuscita in breve tempo ad ottenere risultati straordinari dentro e fuori dal campo, tanto da essere anche premiata durante la cerimonia del Panathlon, per essere riusciti a far risorgere la palla ovale tra i templi. Con grande spirito di sacrificio la squadra del Presidente Nucci Zambuto ha radunato tantissimi atleti agrigentini che da anni giocavano in formazioni agrigentine e di altre provincie e, sotto la direzione attenta e competente di Salvo D’Addeo e di Calogero Todaro di Licata, è riuscita nel miracolo di centrare tre vittorie nel solo girone di andata. Chi mastica rugby sa che questo sport raramente regala emozioni inaspettate e solitamente il più forte vince. Normalmente una matricola nei primi anni di campionato raccoglie solo applausi alla fine del secondo tempo senza poter assaporare mai la gioia di una vittoria; la Miraglia Rugby invece è risucita ad uscire vincitrice dal campo per ben tre volte nel solo girone di andata del capionato di serie C attualmente in corso e che quindi non preclude la possibilità di incrementare il bottino da qui alla fine del torneo, specialmente se si pensa che due dei tre successi sono arrivati in trasferta. Prima le Aquile Enna, poi lo Xiridia Rugby rispettivamente a Pergusa e Siracusa, ed infine il forte Iron Team Palermo sulla terra battuta di Realmonte, messa a disposizione dal Sindaco Puccio dopo un’estate tribolata in cui questa grande società ha seriamente rischiato di non potere disputare il campionato per via della mancanza di uno stadio dove giocare le partite interne, hanno dovuto chinare il capo di fronte alla rocciosa formazione agrigentina. Volendo fare un’analisi più approfondita si può dire che, a parte le pretendenti al salto di categoria, la Miraglia non ha mai perso gli scontri con le dirette avversarie, conquistando un quarto posto in classifica che alla vigilia del campionato nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe auspicato. Si aggiunge a questi successi anche la costituzione di due squadre giovanili presso scuole di Agrigento e di una rappresentanza di Rugby femminile, le “Miragline”, che ben descrivono la serietà del progetto sportivo della società. Cosa dire allora: complimenti vivissimi a tutti i ragazzi e ragazze, alla dirigenza, agli sponsor, alla squadra di allenatori e a tutti coloro i quali ci hanno creduto ed hanno permesso questo piccolo miracolo, che miracolo non è ma è solo frutto di tanta costanza e abnegazione sia in campo che fuori dal campo, nel rispetto dei valori di questo splendido sport che è il Rugby. Augurare loro un 2012 identico all’anno che sta per comcludersi sarebbe già di suo un grosso desiderio, ma ormai i ragazzi di D’Addeo ci hanno abituato troppo bene. (licatalive24)