LIVORNO. I Lions Amaranto Livorno non vanno oltre il pari interno con i Cavalieri Prato/Sesto cadetti e, pur conservando la loro imbattibilità casalinga, vedono di fatto svanire le residue possibilità di cogliere i playoff promozione. La formazione labronica resta sul secondo gradino della classifica della C1, girone F, poule 1, ma scivola addirittura a meno 10 dalla capolista Cus Siena, capace di imporsi con un perentorio 38-5 (bonus-attacco già messo al sicuro nel primo tempo) contro l’Etruria Piombino. A 6 giornate dalla fine della reguar season, ad essere realisti, i senesi (finora sempre vittoriosi nella prime 10 fatiche stagionali) sono sicuri dell’unico posto utile per gli spareggi per il salto di categoria. La situazione nella parte alta della graduatoria: Cus Siena 47 p.; Lions Livorno 37; Cavalieri cadetti* 28; Piombino ed Elba 27. *Cavalieri cadetti scontano 4 punti di penalizzazione. I Lions – che peraltro devono ancora ospitare la capolista – stanno pagando a caro prezzo i punti ingenuamente lasciati per strada. Conto i Cavalieri cadetti, gli amaranto hanno sfruttato solo parzialmente una netta superiorità nelle mischie ordinate e la possibilità di giocare 20′ con l’uomo in più (cartellini gialli per Turchi nel primo tempo e per Natali nella ripresa). Gli amaranto sono passati tre volte in vantaggio, ma sono stati sistematicamente raggiunti. A conti fatti il pareggio – il secondo consecutivo per Scardino e compagni, dopo quello di Piombino – è da considerare equo e giusto. I Lions, al cospetto di un avversario solido e di spessore, hanno nuovamente mancato l’appuntamento con il sospirato salto di qualità. E’ giusto onorare fino in fondo il torneo, cercando di racimolare d’ora in avanti sempre il massimo, ma, oggettivamente, le speranze di acciuffare la prima piazza sono ora ridottissime. L’incontro con i Cavalieri cadetti, disputato su un campo ‘Maneo’ sferzato da un vento freddo e piuttosto violento, è stato ‘vero’ e ruvido. Lunga la prima parte di studio, con gli amaranto che preferiscono due volte non cercare il piazzato e provano fin dall’avvio di andare al bersaglio grosso (leggi la meta). Al 18′ giallo per l’apertura ospite Turchi. Al 25′ l’estremo amaranto Esposito schiaccia sulla bandierina destra: legittimo, per quanto espresso nella parte centrale della prima frazione, il punteggio di 5-0. I Cavalieri cadetti reagiscono e su azione rocambolesca, dopo un pallone ‘stoppato’ e non controllato dalla difesa amaranto, trovano la meta del 5-5, con il terza linea Antonio Campisi. Nella ripresa, il copione non cambia. I Lions sono più organizzati e prepotenti nei raggruppamenti ordinati: la meta di forza di capitan Scardino (11′), trasformata da Magni, potrebbe segnare la svolta del match. Tra i locali, esce l’apertura Rolla infortunato. In vantaggio 12-7, gli amaranto non riescono a chiudere la contesa ed anzi subiscono il ‘ritorno’ degli ospiti, che pareggiano con i sette punti (meta e trasformazione) del centro Manetti: 12-12 al 20′. I Lions tentano il tutto per tutto: cartellino giallo, nelle fila dei Cavalieri, per Natali (25′) e meta in velocità del centro dei labronici Di Mauro. Magni – passato all’apertura – trasforma: 19-12 (17′). Anzichè insistere per cercare la marcatura-bonus, nel finale gli amaranto sono costretti a difendersi dall’assalto degli antagonisti. Che, con merito, dopo aver costretto al fallo da giallo il pilone Filippi (40′), sfondano (41′) il muro nemico con la meta di Turchi. A fil di sirena, la trasformazione di Manetti vale il 19-19. Dopo aver gettato alle ortiche punti alla portata a Portoferraio, a Siena e a Piombino, ora i Lions hanno buttato nel cestino dei rifiuti altri punti, stavolta tra le mura amiche. L’11 marzo, alla ripresa del torneo, amaranto di scena sul terreno del Cus Pisa.