Di Giacomo Civino

A poche settimane dall’inizio del 6 Nazioni la rubrica “I migliori anni” ripercorre alcuni dei match più significativi che hanno contraddistinto il torneo.

Durante il Sei Nazioni vengono assegnati diversi trofei paralleli, uno di questi, il Trofeo Garibaldi, viene assegnato durante il match tra Italia e Francia.

Correva il 12 Marzo del 2011, una gara molto combattuta e fisica portava per la prima volta alla nazionale italiana la vittoria contro i transalpini, dopo “Grenoble”, e portava quindi per la prima volta il trofeo Garibaldi in Italia.

Quell’Italia, trascinata da Semenzato, parte in maniera arrembante. Un fuorigioco della difesa francese provoca il primo calcio di punizione. Bergamasco centra i pali per il 3-0 (primo e unico vantaggio azzurro fino all’ultimo calcio). La Francia soffre la precisione italiana. Ma al quarto d’ora, alla prima occasione di gioco rotto, ecco la meta. Clerc al piede salta Canale con un chip&chase e va a schiacciare il 3-5.

L’Italia barcolla. Zanni salva in tuffo su Rougerie che sta per depositare il pallone in mezzo ai pali. Sulla mischia i francesi conquistano un calcio piazzato ai 5 metri e Parra, al piede, non perdona (3-8). Al 23′ Canale si riscatta con un’azione travolgente nei 22 metri avversari. Conquista un piazzato e Bergamasco non si fa pregare (6-8). Al 31′ Parra prende il palo dalla piazzola.

Nel secondo tempo la Francia schiaccia sull’acceleratore. La difesa italiana soffre. E paga. Al 4′ Parra realizza una punizione (6-11). Solo due minuti più tardi, sempre Parra è puntuale a raccogliere l’off load di Trinh-Duc che buca al centro e si invola in meta. Meta trasformata che gela le speranze azzurre (6-18). La debacle per gli azzurri pare inevitabile, ma Mallett azzecca i cambi e il gioco ritrova vigore.

Bergamasco sbaglia due volte dalla piazzola al quarto d’ora, per recuperare lo svantaggio la meta è l’unica soluzione plausibile. Che, clamorosamente, arriva al 19′. Semenzato detta tempi rapidissimi dopo i punti d’incontro, Benvenuti buca a sinistra e il mediano di mischia è sveltissimo a mettere un ovale solo da schiacciare tra le braccia di Masi. E’meta, Bergamasco trasforma.

L’Italia si fa vedere negli specchietti transalpini (13-18). Al 23′ Bergamasco dalla piazzola, ancora per un fuorigioco, sigla altri tre punti (16-18). Trinh-Duc sbaglia un drop, ma, Parra, con un piazzato da 40 metri stoppa momentaneamente la rimonta azzurra.

L’orgoglio italiano, però, è infinito. E in 6 minuti, Bergamasco colpisce due volte al piede per il 22-21 che nemmeno il disperato assalto finale dei transalpini riesce a scardinare. È Gioia infinita per tutto il rugby azzurro.

FOTO: Wikipedia – Sei Nazioni 2011