Di Sabrina Parodi

Sembra il titolo strappalacrime di uno di quei racconti che molti della mia generazione si sono visti propinare quando erano poco più che bambini… e con il senno di poi c’è da chiedersi come ne siamo usciti indenni. Eppure, durante le mie peregrinazioni medianiche intorno al nucleo serio del Rugby, mi sono imbattuta in una storia commovente.

Ovviamente avevo già notato Julien Pierre, seconda linea del Clermont Auvergne, ex nazionale francese. Seguo il Clermont quando posso, ma soprattutto quando me lo permettono le decisioni delle alte sfere televisive e non potevo non incuriosirmi di lui, quel poco che sono riuscita a sapere lo ha reso ai miei occhi oltremodo interessante, perché lo condivido appieno. Julien ha due passioni: il rugby e la natura.

Lui è praticamente nato in mezzo agli animali (beati loro), infatti la sua famiglia gestisce il Bioparc, il bellissimo zoo di La Fontane fondato dal nonno e fortemente impegnato nella preservazione della biodiversità. Dedicarsi alla natura è il modo in cui vuole vivere quando abbandonerà il rugby: viaggiare, vedere il mondo, impegnarsi per la tutela delle specie animali. Cose che peraltro sta già facendo appena può; infatti, qualche anno fa, contrasse la malaria durante una vacanza in Indonesia dove si trovava per sostenere un progetto per la conservazione della tigre di Sumatra.

Diciamo pure che quando ho letto questa notizia la mia simpatia per lui è schizzata alle stelle; non mi riferisco, ovviamente, al fatto che si è beccato la malaria – poveretto – ma alla sua passione per il mondo animale.

Che uomo fantastico, mi sono detta, bello, con un nobile ideale che rivela il suo animo gentile!

Poi mi sono imbattuta in questo video

Sogno o son desta? E’sfortunato con le donne???!!!

Mi domando se in Francia abbiamo i bulbi oculari e le orecchie rivestite di jambon. Ma come si fa! Io sarei disposta a tenere non solo cani e gatti, ma pure uno gnù nel vaso dei gerani, un ippopotamo nella vasca da bagno ed un istrice nel letto! Ehi, ma l’avete guardato bene? Un fisico che viene voglia di ululare in una notte senza luna, quegli adorabili capelli scuri spettinati, quegli occhi, quel pizzetto mefistofelico che gli dà un’aria da bad boy

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