Dal sito del rugby Falconara:

“L’utopia sta all’orizzonte, mi avvicino di due passi, lei si allontana di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungo mai. Quindi a cosa serve l’utopia? Serve a questo: A Camminare” di Eduardo Galeano scrittore uruguaiano.

Questa frase è in un cassetto del mio cuore da tanti anni. Quando la lessi la prima volta mi si schiarirono moltissime cose sulla vita presente, che ognuno di noi è chiamato a vivere ogni giorno.

E oggi mi sento di condividerla con le tantissime persone che stanno aspettando il commento della consueta partita di campionato. La voglio condividere con tutti coloro che in questi anni ci hanno sempre sostenuto, perché il senso della giornata di ieri è tutta racchiusa in quelle poche righe illuminanti. Domenica 22 Gennaio 2012 a Falconara si è inaugurato un meraviglioso Stadio di Rugby, grazie a quella Utopia, che ci ha sostenuto nel continuare a credere in un sogno che in questi sei anni ha avuto tantissimi alti e bassi. Ieri si è festeggiato con commozione e gioia, perché tantissime volte ci si sono chiuse delle porte davanti a noi, e quando sembrava che tutto potesse…..si riapriva uno spiraglio e noi ci buttavamo dentro a capofitto. Alcune volte questi spiragli non ci hanno portato alla realizzazione di nulla di concreto, ma ci hanno aiutato e sostenuto per andare avanti.

La speranza è fatta così. Arriva da sola. L’unica cosa che ci viene chiesto di fare è di crederci e noi ci abbiamo sempre creduto, all’inizio ingenuamente, poi sempre più, con forte consapevolezza. Il segreto del nostro successo? Perché di questo possiamo parlare tranquillamente. E’ stato nel saper coinvolgere le persone che ci stavano intorno, attraverso un sostegno responsabile e condiviso. Questo per noi è stato un grande laboratorio di “partecipazione attiva” e qui tutte le persone che ci hanno conosciuto, indipendentemente dal credo politico, dall’estrazione sociale, dalla religione, dalla razza si sono sentiti tutti INSIEME parte di un unico progetto e ognuno ha messo a disposizione la propria capacità umana e professionale per costruire questa vera realtà.

Questa è stata l’unica vera e grande forza che ci ha permesso di arrivare alla festa di ieri. Il Rugby chiaramente dentro di se racchiude tutti quei valori necessari per creare il collante fra tutte queste diversità. Il Rugby è “magico” solo se chi lo vive se lo lascia penetrare dentro la sua carne, dentro il suo cuore, se si lascia conquistare senza se e senza ma!! Ora dobbiamo continuare con questo spirito, perché giustamente, come ha sottolineato il nostro presidente regionale Longhi, abbiamo messo il primo mattone, e che mattone, per costruire una solida casa che deve offrire ospitalità alle tante persone nuove che si sono aggiunte in questo ultimo periodo e che si continueranno ad aggiungere nel prossimo futuro, per continuare a condividere un sogno di “comunità civile” dove le differenze sono risorse per costruire una società migliore sotto il profilo umano.

“La convivialità delle differenze” ( Don Tonino Bello) è una nostra peculiarità, una risorsa inestimabile. Le partite di ieri hanno visto scendere in campo la nostra Under 14, un meraviglioso gruppo in crescita che è stata sconfitta dallo Jesi, ma che ha lottato con grande ardore e coraggio, bravi ragazzi!! Dopo l’inaugurazione è scesa in campo la nostra prima squadra che si è imposta sugli amici di Recanati con il punteggio di 40-3. Onestamente non è stata una gran bella partita, i nostri non hanno espresso un bel gioco, ma ieri la giornata è stata particolare per tutti e ci può stare. Sicuramente dobbiamo crescere e lavorare moltissimo, ma siamo qui proprio per questo, quindi andiamo avanti sereni e determinati.

Il nostro Anfe, Matteo Ferretti, alla fine della partita ha annunciato il suo addio come giocatore, a quaranta anni si sente arrivato a fine corsa nel ruolo di giocatore, ma continuerà ad essere presente per il settore tecnico e per l’organizzazione delle tante cose da fare. Un ringraziamento particolare lo vogliamo rivolgere al nostro Diego “il matto” Lanari, che ha realizzato tre mete, ma che soprattutto ha dato una forte spinta finale alla realizzazione finale dei lavori al campo, con la sua competenza tecnica, organizzativa e umana, GRAZIE di cuore. Un ringraziamento particolare va anche al nostro Tarcisio Pacetti, anche ieri nostro testimone e curatore dei momenti ufficiali, la storia che rappresenti nel mondo sportivo è sempre per noi un esempio da seguire.

L’ultimo saluto e ringraziamento va ai nostri amici del Recanati che hanno partecipato alla nostra festa con grande rispetto e pazienza. Anche attraverso questi gesti si capisce la grandezza di questo sport! Grazie a tutti indistintamente, siamo dentro la storia e dobbiamo esserne fieri per sempre.

Formazione: Brunelli(Gambelli),De Latte(Rosi),Simonetti,Spadini,Ferretti(Mangialardo), Bianconi, Latini(Montanari),Lanari,Regini,Ricci,Astolfi(Pietrella),Loccioni, Posanzini(Melonari),Piccioni,Scarfato(Refi). All. Marinelli-Fagioli Mete: 3 Lanari,2 Loccioni,1 Regini,Astolfi,Bianconi.