_70588748_italyenglandoneDa fine mondiale (novembre/dicembre) è nuovamente calato il sipario mediatico sul rugby a XIII, almeno quello italico. Ma cosa sta succedendo nel bel paese, a livello di rugby league? Come al solito noi italiani siamo bravi a complicarci la vita e così, come oramai tutti saprete, in Italia non c’è una sola Federazione, ma due. Tuttavia una è quella riconosciuta a livello europeo, così almeno mi è stato spiegato direttamente dal general manager della RLEF (Rugby League European Federation). In ogni caso meglio parlare di rugby league giocato. Allora cosa sta succedendo e cosa accadrà nel movimento italiano? In Federazione si parla di campionato italiano che, come ogni anno, prenderà il via a alla fine dei campionati di Union, di “State of Origin”, di campionato giovanile, torneo femminile e, per la prima volta, di torneo amatoriale, interamente dedicato alle compagine neo iscritte al movimento “league”. Tutto qui? Assolutamente no. Ci sarà, infatti, anche il ritorno in campo dell’Italia, quella formata non solo da giocatori che militano all’estero (nei più importanti tornei continentali e non solo), ma anche da quelli nostrani. Gli “Azzurri” del XIII dopo i raduni di preparazione, giocheranno due/tre partite, valide ai fini del ranking mondiale e, molto probabilmente, sarà anche organizzata l’amichevole/rivincita contro la fortissima Inghilterra. Questa sfida è stata insistentemente richiesta, proprio dalla Federazione inglese, evidentemente ancora scottata dalla sconfitta di ottobre, in preparazione alla Coppa del Mondo. Non ci resta che aspettare, almeno noi amanti del rugby league, croce e delizia del movimento ovale (perchè si gioca con una palla ovale, giuro) italiano.

@davidemacor