Torna il sei nazioni e come ogni anno torna su Dmax l’appuntamento con il Rugby Social Club (canale 52).

Tra i protagonisti che seguiranno domenica 4 febbraio dalle 15:15  la sfida Italia-Inghilterra c’è Chef Rubio, a cui abbiamo rivolto qualche domanda:
Torna il sei nazioni e torna Rugby Social Club su Dmax. Anche quest’anno farai parte della squadra  con Daniele Piervincenzi, Paul Griffen e gli altri. Quale sarà il tuo ruolo?

Sarò inviato speciale nei cinque stadi dove giocherà la Nazionale italiana con collegamenti in diretta e notizie live da bordo campo. Inoltre sarò protagonista di clip ironiche ma funzionali con  le quali racconterò del rugby e dei suoi indiscussi valori morali, oramai noti a tutti. Vorrei anche provare a spiegare che il rugby è una disciplina i cui interpreti possono essere anche degli sportivi maldestri, con i limiti di tutti noi esseri umani, e quindi a cui guardare con ammirazione e indulgenza.

Cosa ti aspetti dall’Italia in questo sei nazioni?

Dai giocatori mi aspetto il solito impegno, quello che mettono costantemente in campo ogni anno a dispetto delle critiche che spesso gli vengono attribuite ingiustamente, soprattutto da chi di questo sport ne capisce meno. Dalla Federazione mi aspetto una svolta che porti in campo persone nuove e che mandi a casa coloro che in tutti questi anni non ha veramente lavorato al fianco dei giocatori e del movimento.

Sei da sempre nel mondo del rugby e tutti conosciamo il tuo passato da giocatore. Come è cambiato (se lo è) il rugby di adesso rispetto a quando giocavi?

Su scala nazionale il livello medio era decisamente più alto ai miei tempi, anche se vedo degli splendidi atleti cominciare a farsi largo a suon di grinta e mentalità. Nello scenario internazionale sono stati fatti passi da gigante anche se a volte sembra tutto un altro sport tanto ci si è evoluti. Di certo i fisici sono sempre più completi e la concorrenza spietata.

Sei una presenza costante ormai in tv e sui social. Quando giocavi e pensavi al tuo futuro, avevi in mente questo o ti aspettavi qualcosa di simile?

Al futuro non c’ho mai pensato per fortuna ma sapevo che avrei fatto sempre e solo quello che mi andava di fare, come d’altronde adesso. Vivo hic et nunc. Dicono di me che sono molto duttile: io ti dico solo “come me soni te ballo”.

Progetti futuri? Ti vedremo ancora sporcarti le mani nei lavori più strani?

Le mani e la faccia ce le metto in ogni cosa che faccio quindi sì mi vedrete alle prese con nuove avventure culinarie e non. Sto curando molto anche il mio percorso fotografico e quello nel mondo dell’audiovisivo come jolly (scrittura, produzione e regia).

Grazie Rubio, non vediamo l’ora di vederti all’opera

@valeamodeo