Auckland
 – Ottavo giorno in Nuova Zelanda per la Nazionale femminile, che tra una settimana affronterà gli Stati Uniti presso il Northlands Events Center (kick off alle ore 12.45 locali, 1.45 ora italiana) nel match d’esordio della Rugby World Cup 2021. A seguire, nella fase a gironi, le Azzurre incontreranno il Canada (Waitakere Stadium, Auckland – Domenica 16 ottobre, kick off ore 12.45 ora locale / 1:45 ora italiana) e il Giappone (Waitakere Stadium, Auckland – Domenica 23 ottobre, kick off ore 12.45 ora locale / 1:45 ora italiana); gli incontri saranno trasmessi su Rai 2 e in simulcast su Sky Sport.

Una domenica scandita dagli allenamenti, per le atlete impegnate nel lavoro per reparti la mattina e la sera, in palestra, con i programmi individuali. Il pomeriggio è stato riservato alle attività con i media ed è culminato nello scatto con i dodici capitani delle squadre partecipanti alla rassegna iridata. A fare da sfondo l’iconico Eden Park, già sede delle finali della Coppa del Mondo maschile nel 1987 e nel 2011, che ospiterà sabato otto ottobre la prima giornata della rassegna, le semifinali e la finale del 12 novembre.Le dodici atlete si sono schierate davanti al murales ‘Support our sisters: the art of rugby’, dell’artista Paul Walsh, in celebrazione del rugby femminile.

Elisa Giordano, 56 caps, alla guida della spedizione Azzurra, commenta: ‘Essere in Nuova Zelanda è bellissimo: il Paese è da sempre riconosciuto come la patria del rugby e giocare qui è un sogno per chiunque pratichi il nostro sport. Ci auguriamo di ricambiare questo onore dando il meglio sul campo e fuori, stiamo lavorando tanto per arrivare pronte alla competizione e ringraziare la terra che ci accoglie.

Conclusa la prima settimana di preparazione, Giordano ritorna sullo stato di forma della squadra: ‘Ci stiamo allenando molto, ci serviva ancora un po’ di rodaggio ma ora stiamo innalzando il livello in termini di precisione e velocità, con l’obiettivo di compiere meno errori possibile sotto sforzo. Nella prima partita incontreremo gli Stati Uniti: sarà una sfida difficile, è una squadra molto fisica ma ci stiamo preparando per rinsaldare la fiducia nel gioco insieme che ci permetterà di esprimere la nostra identità e contenere le avversarie – chiosa.