Dal 22 al 28 Aprile in Australia si disputerà il World Deaf Rugby’s 7, il campionato del mondo di rugby a sette per atleti con deficit uditivo. Un appuntamento molto importante, che ritorna, dopo anni, alla variante a sette (dopo l’edizione a XV del 2002).

Un evento internazionale incredibile a cui la nazionale italiana rugby sordi avrebbe voluto partecipare con i suoi migliori elementi.

Purtroppo, il sogno della partecipazione mondiale è svanito a causa di problemi economici.

La società che gestisce la nazionale non è infatti riuscita a trovare sufficienti finanziamenti e la federazione italiana rugby ha rifiutato il supporto finanziario richiesto e non ha ancora riconosciuto la squadra, nonostante la richiesta in diretta TV nella trasmissione Rugby Social Club.

La nazionale italiana rugby sordi, in questi anni, ha organizzato diverse manifestazioni e partecipato a moltissimi eventi in tutti Italia, riuscendo, in collaborazione con Gladiatore Sport, il Villorba Rugby e il Benetton Treviso, a organizzare nel 2015 la sua prima amichevole internazionale contro l’Inghilterra.

Nonostante le difficoltà, cinque atleti della rappresentativa italiana saranno presenti al mondiale in Australia, vestendo la maglia dei World Barbarians, team creato dall’ organizzazione per gli atleti che non hanno la propria nazionale partecipante.

Il Presidente della società Italia Rugby Sordi Alan V. Convito commenta così:

La partecipazione ai Mondiali è qualcosa che non posso spiegare, è un’emozione incredibile. Pensare di poter giocare con atleti esperti che vengono da ogni parte del mondo è qualcosa che ti elettrizza ma ti spaventa anche.  Oltre a me sono quattro i ragazzi che indosseranno la divisa dei World Barbarians, purtroppo non quella azzurra: Loris Landi, Alban Alia, Francesco Ferrari e Ivan Luisi. Noi cinque abbiamo deciso di voler andare a giocare a Sydney perché è una occasione più unica che rara, visto che il nostro movimento del reclutamento di nuovi atleti sordi sembra essersi fermato, dopo un inizio esaltante ed esplosivo, pian piano siamo stati dimenticati. La mia speranza è che, con questa partecipazione, si possa dare  una grossa esplosione di visibilità a livello nazionale al nostro movimento, dando un grande segnale, nonostante molti giocatori esperti con deficit uditivo, non vogliono unirsi a noi, convinti che il nostro progetto sia destinato a naufragare. Mi spiace per loro perché il mondiale è una occasione più unica che rara.”

I cinque atleti azzurri partiranno da Roma Fiumicino il 15 Aprile per abituarsi al clima australiano e prepararsi al meglio per la manifestazione mondiale.