Impiegato nei due derby agostani di Guinness PRO14 con il Benetton Rugby, così come nella prima giornata della nuova edizione del torneo contro i Cardiff Blues, Johan Meyer è sicuramente uno dei punti fissi della rosa allenata dall’Irlandese Michael Bradley.
Terza linea dinamica e versatile, performante in rimessa laterale e nel gioco aperto, il 27enne originario di Port Elizabeth in Sudafrica (198 centimetri di altezza per 107 chili) ha infatti conosciuto un impiego elevato e costante con le Zebre Rugby dal 2015, anno del suo arrivo a Parma.
Sono infatti 94 le presenze complessivamente accumulate dal prodotto dei Border Bulldogs con la franchigia federale, di cui 71 in Guinness PRO14, 18 in Challenge Cup e 5 in Champions Cup.
Messosi in mostra tra il 2012 ed il 2015 nel campionato nazionale sudafricano Currie Cup con la maglia dei Natal Sharks, il giovane flanker ha quindi intrapreso la sua nuova avventura in campionato celtico diventando anche eleggibile per la Nazionale Italiana.
Dopo aver debuttato il 3 novembre 2018 a Chicago contro l’Irlanda, Johan Meyer ha collezionato sin qui 4 caps con la maglia Azzurra e ha ricevuto questo martedì la convocazione al prossimo raduno dell’Italia, al via domenica 11 ottobre a Roma in vista dei recuperi degli ultimi due turni del Sei Nazioni 2020.
Un’altra sfida attende prima però il terza linea multicolor. Venerdì 9 ottobre le Zebre voleranno infatti al Rodney Parade di Newport dove cercheranno di replicare lo storico successo del 30 novembre 2019 contro i Gallesi Dragons.
Il match, valevole per il 2° turno di Guinness PRO14, sarà trasmesso in diretta alle ore 20:15 italiane su Dazn, ma sarà anche possibile seguire la cronaca testuale della partita sull’account Twitter delle Zebre con l’hashtag #DRAvZEB.
Cosa non ha funzionato venerdì scorso nella prima giornata di Guinness PRO14 contro i Cardiff Blues? “Siamo dispiaciuti della partita, penso che abbiamo avuto una grossa di chance di vincere che non abbiamo sfruttato. Il nostro pacchetto di mischia ha fatto fatica nelle fasi di conquista e in questi giorni abbiamo lavorato soprattutto su questo aspetto”.
Tu che sei un senatore dello spogliatoio delle Zebre, come si reagisce in questi casi di fronte ad una sconfitta bruciante? “Trascorso il fine settimana ci siamo ritrovati a mente fredda al campo. Abbiamo analizzato i nostri errori e lavorato duramente in allenamento per mettere in campo un’ottima prestazione questo venerdì in casa dei Dragons e ottenere una vittoria. Penso faccia bene a tutta la squadra e anche ai nostri tifosi”.
Che Zebre dobbiamo aspettarci questo venerdì a Newport? “Abbiamo parlato a lungo degli errori commessi contro i Blues e della necessità di non ripeterli questo venerdì. Siamo molto motivati, vogliamo solo andare là e vincere. E’ la sola cosa cui pensiamo in questo momento”.
Quali sono le principali difficoltà che potremmo incontrare contro i Dragons? “Giocare in casa dei Dragons è sempre difficile, anche per via delle dure condizioni atmosferiche del Galles che abbiamo imparato a conoscere. Non cambieremo il nostro stile di gioco: se siamo precisi e attenti nel corso degli 80’ porteremo a casa la partita, ne sono sicuro”.
Sei a Parma dal 2015 e ha collezionato sin qui 94 presenze con le Zebre. Qual è il segreto della tua costanza nelle prestazioni con le Zebre? “La mia esperienza a Parma in questi ultimi cinque anni è stata magnifica, ho avuto modo di abbracciare la cultura italiana, integrandomi molto bene in squadra e in città. Il fatto di aver raggiunto così tante presenze con le Zebre è fantastico, penso che in definitiva sia il risultato del duro lavoro svolto sin qui e del bellissimo ambiente che ho trovato che mi ha permesso di valorizzare le mie potenzialità di giocatore”.
Quale pensi che sia il tuo principale punto di forza e cosa ti piace di più del gioco veloce e avvolgente voluto da coach Bradley? “Penso che il mio punto di forza principale sia l’abilità nel portare avanti il pallone. Mi piace molto il modo di giocare di coach Bradley, in passato abbiamo dimostrato che se riusciamo ad applicare in tutto e per tutto la sua filosofia possiamo competere con chiunque e battere tantissime squadre”.
In quale aspetto tecnico o personale pensi di essere cresciuto maggiormente in questi ultimi cinque anni a Parma? “In questi ultimi cinque anni sento di essere cresciuto soprattutto sotto il profilo della leadership e di essere stato un riferimento per molti giovani entrati in squadra”.
Su quale aspetto vorresti invece lavorare maggiormente e migliorare? “Come ogni giocatore, ci sono sempre tanti margini di crescita. Personalmente vorrei assumermi sempre più responsabilità sulle spalle ed essere un esempio per i miei compagni di squadra, dentro e fuori dal campo”.
Quale è la vittoria che conservi più di tutte nel cuore? “La gara del dicembre 2015 a Parma contro il Benetton Rugby, vinta allo scadere grazie ad una di Van Schalkwyk. E’ in assoluto la partita che conservo più di tutte nel cuore”.
Nel 2018 hai debuttato con l’Italia e hai collezionato sin qui 4 caps con la Nazionale. Cosa significa la maglia Azzurra per te? “Rappresentare l’Italia è sempre stato un sogno fin dal momento in cui sono diventato eleggibile. Penso sia un riconoscimento importante, oltre che un motivo di orgoglio, che va rispettato ogni giorno con serietà e dedizione al lavoro”.
Sei stato convocato al prossimo raduno della Nazionale in vista dei recuperi degli ultimi due turni del Sei Nazioni 2020. Che obiettivi personali ti poni e che aspettative hai per questa stagione con le Zebre e con la Nazionale? “Le prossime settimane saranno molto intense e non vedo l’ora di dare il mio contributo al gruppo Azzurro. Mi piacerebbe venir selezionato per queste sfide della Nazionale, ma anche dare un forte contributo alle Zebre con cui quest’anno condivido l’obiettivo di vincere quante più partite possibile e cercare di ottenere il passaggio alle fasi finali di Guinness PRO14 e di Challenge Cup”.