5-0: un punteggio che nel calcio si verifica al termine di una partita a senso unico e che, viceversa, nel rugby testimonia un incontro equilibrato, nel quale si registra da una sola marcatura (una meta non trasformata). Sul campo ‘Villaggio del Giovane’ di Castiglion Fiorentino, contro i locali del Clanis Cortona, la Fulgida Etruschi Livorno ha perso, appunto, 5-0. Una gara pesantissimamente condizionata da un fondo del terreno fangoso e allentato all’inverosimile: dopo pochi minuti irriconoscibili le maglie dei 30 giocatori. E’ diventato ben presto impossibile giocare una partita ‘normale’: impossibile per i giocatori riconoscere compagni e avversari. La Fulgida, che ha esercitato un netto predominio territoriale, avrebbe meritato di più del punto relativo al bonus-difesa (il ‘punticino’ guadagnato in virtù del passivo finale inferiore alle otto lunghezze). I verde-amaranto guidati dall’allenatore-giocatore-presidente Carlo Ghiozzi perdono il primato in classifica e scivolano sul secondo gradino, sorpassati dal Mugello (che in questo turno ha battuto in trasferta 7-47, 1 meta a 6, il Gambassi). Riposo per il Galluzzo, che domenica prossima renderà visita alla Fulgida. La situazione in graduatoria nella poule silver, girone 1 della C2 toscana dopo 3 giornate (tra parentesi le gare effettivamente disputate): Mugello (2) 9 p.; Fulgida Etruschi Livorno (3) 7; Cortona (1) e Galluzzo (1) 4; Gambassi (3) 2. Le prime due accedono alle semifinali per la Coppa delle Province. Nonostante lo sfortunato stop rimediato in terra aretina, la Fulgida è sempre più che mai in corsa per un posto al sole. A Castiglion Fiorentino, l’episodio decisivo è giunto al 6′. Sul terreno (o meglio ‘nel mare di fango’..) un pallone calciato in modo profondo dai padroni di casa non è stato controllato dalla difesa ospite. Il Clanis ha così approfittato della situazione per trovare la via della (rocambolesca) meta. Nei successivi 74′, verde-amaranto protesi in attacco. La Fulgida ha ‘piantato le tende’ nella metà campo degli antagonisti, ma non è stato capace di concretizzare i palloni a disposizione. Tra ‘in avanti’ non provocati, una serie impressionante di interruzioni del gioco, manovre impossibili da proporre e con un pallone pesante.. come una palla medicinale, i labronici non hanno trovato il pertugio per realizzare marcature. Indipendentemente dal risultato del match, un plauso va tributato a tutti i protagonisti, capaci di non ‘impessionarsi’: tutti hanno ‘combattuto’ contro le condizioni proibitive che hanno caratterizzato la sfida. Una partita svolta su un terreno ‘da altri tempi’, con un punteggio bassissimo, ‘da altri tempi’. Lo schieramento livornese: Sanacore; Brozzi, Franzoni, De Robertis, Bernicchi; Capobianchi, Bonomo; Ruffino, Petrantoni, Amadori; Chiarugi (1′ st Nobile), Bonuccelli F.(13′ st Polimante); Toncelli (1′ st Chabbar), Borella, Trinca. A disp.: Ghiozzi, Iacoponi, Bartoli. All.: Ghiozzi.