Di seguito vi proponiamo una panoramica sul rugby in Campania, fatta da 2 dirigenti del mondo arbitrale: Maurizio Bertolotto, coordinatore degli arbitri Campani- C. N. Ar –  e Salvatore De Falco, consigliere nazionale C. N. Ar. Il primo, Bertolotto, dichiara che ‘’rispetto a qualche anno fa, la serie C Campana è calata qualitativamente per tutta una serie di ragioni e problematiche anche di tipo logistico, che impediscono lo sviluppo e la progressione delle compagini Campane. Basta osservare i livelli che ha raggiunto il nord Italia. Il problema è sempre di tipo culturale: il rugby non è entrato ancora nel dna del meridione, ancora troppo legato al calcio. Ovviamente,  non si vuole distogliere la passione del calcio dai meridionali,  semplicemente si vorrebbe far conoscere loro qualche altra realtà sportiva. La presenza del Benevento rugby, quest’anno sta dando uno sprint qualitativo al campionato, ma c’è ancora molto da lavorare- afferma Bertolotto – anzi c’è un grande potenziale da modellare, come fosse un diamante allo stato grezzo, da rifinire, ma per questo occorre tempo, umiltà, passione e rispetto, che in certe realtà ancora manca. E si sa il rugby vive proprio di questo. Salvatore De Falco, invece esamina la situazione degli arbitri. Queste le sue parole: ‘’ Abbiamo un grosso potenziale in Campania, ma ci vuole tempo e pazienza. Qui sono nati arbitri come Carlo Damasco, di grande personalità, che è stato inserito nella lista degli arbitri della coppa del mondo svoltasi nel 2011. Si mira a far crescere giovani dalla personalità come questa per portare il rugby meridionale in alto, ma anche per  dare un’importante risorsa al mondo degli arbitri di questa disciplina. Stiamo cercando di farli crescere, anche coadiuvandoli  con l’accostamento di tutor, che possa arricchirli in qualità e far accrescere il loro bagaglio di esperienze, in modo che possano partecipare a competizioni  di un certo livello. Abbiamo un panorama giovanile molto interessante, e quest’anno nel campionato di serie C abbiamo arbitri più esperti in campo che dimostrano l’evoluzione in atto.