Tanti indizi fanno una prova: la rappresentativa under 14 dei Lions Amaranto Livorno è, nella categoria, una delle migliori realtà non solo a livello toscano, ma anche a livello interregionale. In un’annata ricca di successi e ‘mete’ di prestigio, l’ennesima ‘perla’ è stata colta in questa calda terza domenica del mese di maggio, nel prestigioso torneo Città di Perugia. Alla manifestazione umbra, giunta alla decima edizione, hanno partecipato circa mille giovanissimi giocatori, provenienti dal centro e dal sud Italia. L’evento ha coinvolto non solo la categoria under 14, ma anche under 12, 10, 8 e 6. I Lions hanno chiuso il trofeo al terzo posto. Nell’arco del torneo, gli amaranto hanno siglato ben 13 mete. Difesa efficace e solo una meta incassata: una marcatura (peraltro figlia di un’azione rocambolesca, in contropiede) giunta contro la Polisportiva L’Aquila che poi – vincendo in scioltezza la finalissima contro il Benevento – si è assicurata la prima posizione. Considerato l’alto livello tecnico del torneo (14 le compagini al via tra gli under 14), la terza piazza, per i Lions, è un traguardo di tutto rispetto. Bastava però un briciolo di accortezza e fortuna in più, nell’equilibratissima semifinale con L’Aquila, per evitare la sconfitta e guadagnare un piazzamento ancor più brillante. Il bicchiere è abbondantemente mezzo pieno: il gioco espresso e le qualità tecniche e morali (‘stoici’ alcuni giocatori rimasti in campo pur alle prese con noiosi infortuni) rendono più che mai soddisfatti gli instancabili allenatori Emanuele Bertolini e Davide Mantovani. Questi, in rigoroso ordine alfabetico, gli atleti labronici (nati negli anni 2004 e 2005) saliti sul podio nel ‘Città di Perugia’: Nico Bernini, Giovanni Cerrai, Thomas Chelli, Gabriele Del Pero, Niko Fantozzi, Lorenzo Fappiano, Giorgio Ferra, Jonathan Frassinelli, Lorenzo Giorgi, Cristiano Lunardi (cap.), Matteo Mazzi, Paolo Michelazzi, Lorenzo Mura, Lorenzo Pannocchia, Diego Polese, Nico Quercioli, Cristiano Sagliano, Giulio Tedeschi, Febo Vodicer, Luca Zampini. Presente alla trasferta, pur impossibilitato a scendere in campo, anche l’acciaccato Omar Ouhdif. Pesante la defezione dell’ultima ora di Diego Biagi, il mediano di mischia ‘titolare’, fuori causa per un attacco influenzale. La sua assenza ha costretto a rivoluzionare il mosaico della squadra. I Lions hanno giocato le proprie quattro partite (ciascuna di 15′) sul terreno in sintetico di un campo da calcio situato a fianco dello stadio ‘Curi’. Solo nella finale erano previste le classiche trasformazione; in tutte le altre gare, per accelerare i tempi di ripresa del gioco, non si sono battuti calci dopo le mete. Nel proprio girone iniziale, leoni subito famelici. Nette le affermazioni colte contro Latina, 7-0 (ogni meta un punto; due marcature di Tedeschi ed una ciascuno di Ferra, Pannocchia, Michelazzi, Quercioli e Bernini), e Pompei, 5-0 (a bersaglio Polese, Vodicer, Ferra, Bernini e Giorgi). Per l’accesso alla semifinale, diventa così decisivo l’ultimo impegno del girone, contro il solido Civitavecchia (a sua volta vittorioso nelle prime due gare). ‘Derby della costa’ divertente e ricco di spunti, con i Lions che con l’estremo Vodicer piazzano la zampata vincente: il successo per una meta a zero garantisce l’accesso alla ‘final-four’. In semifinale, l’asticella si alza ulteriormente. Al cospetto della Polisportiva L’Aquila – una delle tradizionali maggiori realtà del rugby italiano, anche a livello giovanile – i Lions giocano con grande generosità. Gara intensa, sempre sul filo. Gli dei della palla ovale non premiano gli sforzi amaranto: sono gli abruzzesi – che alla distanza ricorrono anche al ‘mestiere’ – a cogliere una sofferta affermazione di misura (1-0). I Lions finiscono così la manifestazione al terzo posto. I labronici chiuderanno la loro – comunque eccellente – stagione agonistica con la gara interna di sabato 2 giugno (ore 16,30) con il Sieci (ultima partita della terza fase del campionato toscano).

Lions Amaranto Livorno under 12
Entusiasmo e slancio non mancano agli under 12 dei Lions Amaranto Livorno, capaci, anche in questa calda terza domenica del mese di maggio di giocare un rugby di qualità e di ‘volare in meta’. La squadra labronica guidata dagli allenatori-educatori Alessandro Brondi e Salvatore Fusco ha chiuso al secondo posto l’edizione 2018 del ‘Torneo delle Colline livornesi’. Al via dell’evento, svoltosi sul terreno ‘Lillatro’ di Rosignano, quattro formazioni della provincia. Ciascuna compagine ha affrontato, in mini gare, le altre tre, dando così vita ad un girone all’italiana. Piacevoli tutte le sei gare globalmente giocate nell’arco della manifestazione. Un evento all’insegna del puro divertimento, nel quale gli attacchi hanno prevalso sulle difese. Basti pensare che nelle tre partite disputate dagli amaranto, in tutto, si sono registrate 28 mete (15 quelle messe a segno, 13 quelle incassate). I Lions, dopo aver perso 3-6 (ogni meta un punto) contro i padroni di casa del Rosignano, hanno battuto 5-2 il San Vincenzo e 7-5 il Rosignano. La classifica finale (ovviamente ogni vittoria ha fruttato due punti): Rosignano 6 p.; Lions 4; San Vincenzo 2; Cecina 0. Una riuscitissima festa dello sport, che ha evidenziato l’alto livello di gioco raggiunto dalle varie realtà della costa toscana. Dopo il primo posto colto al torneo Pinocchio di Uzzano, gli under 12 dei Lions hanno pienamente confermato, anche in terra solvaina, tutte le proprie potenzialità. La squadra, composta da giovanissime promesse del 2006 e 2007, sta crescendo sotto ogni punto di vista. Tutti i 22 (!) elementi ruotati nell’arco delle tre partite hanno contribuito al raggiungimento del brillante secondo posto. In rigoroso ordine alfabetico, i ‘leoncini’ protagonisti sul terreno ‘Lillatro’: Giulio Alessandrini, Alice Antonazzo, Leonardo Bacci, Filippo Bani, Tommaso Bianucci, Giulio Ciapini, Giacomo Contini, Simone Del Mazza, Niccolò Falleni, Federico Funghi, Diego Giudici, Mattia Longhi, Vittorio Meini, Gianluca Munafò, Diego Orifici, Matteo Paoli, Riccardo Pellegrini, Brian Santana, David Santiago Spagnoli, Omar Spagnoli, Edoardo Tonarini, Mattia Vernoia.