di Vittorio Cicalese

Storica. Mitica. Grandiosa. Quanti aggettivi potrebbero descrivere la partita della Nazionale che ha sconfitto la Francia nella prima giornata della edizione 2013 del 6 Nazioni? Eppure nessuno di questi, da solo, renderebbe giustizia alla gloriosa prova del XV azzurro, capace di mostrarsi mai doma degli ospiti francesi per l’intero match. Ma andiamo per gradi.

CINICA E SPIETATA. Il XV schierato in campo da Brunel parte nel migliore dei modi, ed impiega soltanto 4 minuti per rendere chiara l’idea del match che si sta disputando all’Olimpico: McLean recupera l’ovale dopo un calcio di spostamento francese quasi emulando un suo predecessore nella storica vittoria di Grenoble nel 1997, si muove in avanti. Sostegno! La palla arriva ad Orquera che trova un buco, accelera e crea la superiorità numerica, ed in situazione di 3 contro 1 in favore degli azzurri scarica il pallone verso capitan Parisse, che zittisce tutti prima metaforicamente segnando i primi 5 punti del match, poi materialmente rivolgendosi ai francesi che tanto avevano criticato il nostro capitano. Senza alcun problema Orquera dipinge la trasformazione che vale il 7 a 0 per l’Italia.

CORAGGIOSA E MAGISTRALE. Non ci vorrà poco tempo prima di vedere la risposta francese targata Picamoles, che schiaccia in meta il pallone del 7 a 5. Potrebbe essere pareggio, e invece Michalak sbaglia la trasformazione e gli Azzurri restano in vantaggio. Occorrono soltanto tre minuti però all’Italia per ribadire il concetto, e grazie al coraggioso Orquera porta il vantaggio a +8 sui francesi grazie ad un drop magistrale e sicuramente non facile da realizzare e, dopo altri 3 minuti, su calcio di punizione realizzato sempre da Orquera.

TESTARDA. L’orgoglio francese inizia a venir fuori, ma allo stesso tempo arriva la risposta ordinata degli azzurri: la Francia attacca, l’Italia difende e non si scompone. Dopo quasi mezz’ora Michalak realizza i suoi primi punti grazie ad un calcio di punizione da posizione centralissima. Si combatte, le mischie chiuse sono come in ogni partita di rugby una partita a parte ma ad avere la meglio è sempre l’Italia. Poi il gioco veloce dei francesi porta alla meta al centro dei pali: gioco armonioso e veloce, fatto di ricicli e di sostegni dal timing perfetto. L’ottima difesa italiana non basta: Fall realizza, Michalak trasforma. E’ vantaggio francese, ma solo di 2 punti. E tutta l’armata di capitan Parisse non dà alcun segno di cedimento, come accadeva fino a qualche tempo fa.

LOTTATRICE. Si rientra in campo con il punteggio parziale di 13 a 15, ma con maggiore convinzione nei propri mezzi. La Francia prova ad attaccare, vorrebbe la meta ma non riesce ad avanzare più di tanto. E’ costretta a ripiegare su un calcio di punizione per aumentare il distacco dagli Azzurri, ma soltanto dopo 10 minuti: Michalak realizza, ed è +5 per la Francia. Ma anziché abbassare la testa, la Nazionale lascia che gli oltre 60mila spettatori diano la giusta carica per esprimersi al meglio, e continua a lottare con forza e ordine.

EPICA. L’Italia avanza, la Francia è costretta ad arretrare. Per quanto fosse incredibile, i francesi avevano in mente tutta un’altra partita mentre capitan Parisse e compagni davano la netta impressione di non voler concordare. Si avanza, si spinge, si suda e si lotta contro i vicecampioni del mondo, fino ad arrivare a 5 metri dalla linea di meta: ancora una volta Orquera si assume la responsabilità di portare in avanti il pallone, quel poco che basta per consentire a Castrogiovanni di ricevere il pallone e schiacciare in meta per il momentaneo pareggio. Favoloso! Orquera trasforma, e questa volta il vantaggio di +2 è di nuovo in favore dell’Italia. Ma mancano ancora 20 minuti alla fine.

FREDDA. La Francia è disorientata, vorrebbe replicare l’azione che ha portato alla meta di Fall ma si ritrova a fare muro contro muro con i suoi stessi giocatori: la seconda linea d’attacco francese sbatte miseramente contro la prima, l’ovale cade a terra e l’Italia riprende in mano le redini del gioco. Il man of the match Orquera viene sostituito da Burton, che impiega poco per inserirsi nel tabellino dei marcatori: azione perfetta da parte degli avanti, pallone arretrato verso Burton che di drop porta l’Italia a +5. Mancano poco più di 10 minuti ormai, un’eternità per chi sa di poter portare a casa la vittoria.

STORICA. Si continua a combattere, la stanchezza si fa sentire per entrambe le squadre. E’ questa la novità, l’Italia lotta contro una squadra le cui forze sono ormai ridotte ai minimi termini, oltre alla pressione psicologica data dal punteggio, dai 60mila dell’Olimpico e dai XV gladiatori italiani. Si arriva a 2 minuti dalla fine, e a 5 metri dalla linea di meta italiana: mischia chiusa in favore dei francesi. I Bleus ci credono, l’Italia resiste ma resta in 14: giallo per Giazzon, tallonatore. Brunel decide di fare a meno di Burton e fa rientrare Ghiraldini per poter difendere meglio al largo e lottare a pieno ritmo in mischia. Pallone per noi, ma bisogna ripetere la mischia. Mancano ormai 20 secondi. La palla ora è tra le mani dei francesi, Michalak tenta in ogni modo di scavalcare la linea difensiva italiana, che risponde con un secco “No grazie”. Palla all’ala, ultimo tentativo dell’apertura francese per provare a sorprendere gli azzurri: i nostri rispondono buttando fuori dal campo il giocatore francese, il suo sostegno ed il pallone. Partita finita, storia scritta.

MATEMATICA. L’Italia vince con il risultato di 23 a 18 dinanzi ad oltre 60mila spettatori, ed è al primo posto nel 6 Nazioni insieme ad altre 2 squadre, l’Irlanda e l’Inghilterra; scavalca inoltre il Galles nel ranking mondiale della International Rugby Board salendo al 9° posto. Dopo Grenoble 1997 e Roma (Stadio Flaminio) 2011, si aggiunge un’altra data: Roma (Stadio Olimpico) 2013. Ben 4 gli italiani inseriti da Planet Rugby nel  XV ideale del week-end: capitan Parisse, Zanni, Castrogiovanni e il man of the match Luciano Orquera. Menzioni per Venditti, Sgarbi, Botes e Benvenuti. Tanti numeri per una sola, grande Italia.