Con il netto successo per 44-21 sulla Gran Sasso, l’Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951 si è mantenuta al comando nella poule 3 della seconda fase della serie A. La squadra di coach Lucas D’Angelo e del suo vice Luis Otaño non è più in compagnia del TKGroup Rugby Torino, che è stato battuto nettamente dalla Tossini Pro Recco, ma continua a essere inseguita, a un solo punto di distanza, proprio dai liguri. «Contro la Gran Sasso – spiega George Reeves, che è stato giudicato il migliore in campo, – volevamo essere più concreti di quanto fossimo stati la settimana prima a Perugia, dove avevamo avuto quasi sempre il possesso, ma gli avversari avevano segnato parecchi punti e ci avevano costretti a rimontare. Nel primo tempo si sono visti dei sostanziali miglioramenti e infatti abbiamo realizzato cinque mete. Nel secondo non siamo invece riusciti ad avere la stessa efficacia e gli errori commessi ci hanno penalizzati. A dispetto del risultato ampio a nostro favore, non si è insomma trattato di un match completamente soddisfacente, anche se è vero che noi trequarti abbiamo provato degli schemi nuovi, come ci aveva chiesto Lucas, e avrebbe potuto essere messo in preventivo che non tutto funzionasse alla perfezione. Un altro aspetto che non ci ha convinto è stato che, pur non avendo patito i loro attacchi, abbiamo subìto tre mete».

La prestazione del 19enne cento è stata positiva. «In effetti – commenta – è andata bene. Alla fine ci hanno fatto i complimenti per la gestione della partita e mi sento di dire che se ho giocato bene è stato merito dei compagni. Giovanni Grillotti, per esempio, mi ha aiutato molto. Avere a fianco qualcuno che può fare come te e anche di più ti spinge a fare quel po’ che manca, al piede o nei placcaggi. Dà insomma tranquillità». Domenica alle ore 15,30 al campo Carlo Androne, contro la Pro Recco, servirà complessivamente una partita di maggiore qualità, per provare a interrompere la striscia di tre sconfitte consecutive nei confronti diretti stagionali. I recchelini si sono imposti nella prima fase per 23-10 e 38-16 e nell’andata della seconda per 15-13. «Nell’ultimo caso – ricorda Reeves – siamo stati vicini a batterli. Nei primi minuti abbiamo commesso due errori e concesso due mete che ci sono costate carissime. Nel prosieguo abbiamo attaccato quasi sempre e alla fine avremmo meritato qualcosa in più. Questa volta dovremo partire forte e mantenere il ritmo costante per tutto il match, evitando gli errori in ogni zona del campo. Saremo in casa loro e, venendo dal successo per 45-0 sul TKGroup, saranno molto carichi. Sarà dura. Andremo là per fare la nostra partita. Il nostro obiettivo era di arrivare fra le prime tre nel primo girone, per poi disputare la poule promozione. Non ce l’abbiamo fatta e ci siamo impegnati al massimo per riscattare quei risultati negativi. Il cambio di passo è evidente e non vogliamo fermarci».

Reeves, oltre a giocare in prima squadra, segue i trequarti nell’Under 16 Elite. «È la mia prima esperienza da allenatore – spiega – e mi trovo molto bene con loro. Sono un bel gruppo. Collaboro con Nicolas Epifani e con Roberto Modonutto. Mi piace stare in mezzo ai ragazzi e aiutarli a fare ciò che amano. Il rugby è sempre stato una mia passione e pensare di potere allenare rende tutto ancora più bello». George è stato anche uno dei protagonisti della qualificazione alla fase finale dei Campionati Nazionali Universitari:«Non ce lo saremmo aspettati, perché nel girone che abbiamo disputato alla Cittadella del Rugby di Parma le avversarie erano molto agguerrite. Abbiamo dato il massimo e siamo riusciti a passare il turno. È stata una bella esperienza e ci siamo anche divertiti. A fine maggio andremo ai Cnu di Campobasso per fare una bella figura».

La compagine femminile di serie A, guidata da Wady Garbet e Davide Notario, era reduce dalla battuta d’arresto interna per 33-0 a opera del Villorba e sperava sul campo del Monza 1949, superato all’andata per 12-0, di trovare il riscatto. Ha invece rimediato un ko ancora più pesante, per 46-3. «Tutto ciò che mi aspettavo – racconta Garbet – non si è verificato. Eravamo imballati mentalmente. Le avversarie non ci sono state nettamente superiori in nessun reparto, ma ci sono stati veramente troppi errori da parte nostra. Possiamo proprio dire che nello sbagliare siamo stati una squadra, nel senso che ognuno ha fatto il suo, compreso naturalmente noi dello staff. Non dimentichiamo che quando perdiamo perdiamo tutti e quando vinciamo vincono le ragazze. Anche la sconfitta contro il Villorba aveva avuto la stessa matrice ed eravamo mancati nel dettaglio conclusivo e nella lettura complessiva Personalmente sto facendo un esame di coscienza, per capire in cosa abbia sbagliato. Cercheremo nelle ultime tre partite di migliorare».

Anche la lunga pausa di due mesi ha contribuito a interrompere un percorso virtuoso che le cussine stavano portando avanti con grande convinzione. «In effetti – osserva – prima della sosta eravamo in splendida forma sia mentale sia fisica e l’esserci dovuti fermare ci ha nuociuto. A Monza, però, può averci condizionato magari la sicurezza di ripetere il successo dell’andata o magari la tensione di alcune ragazze, che in passato hanno giocato là. Le nostre incertezze non devono però sminuire la vittoria delle brianzole, che, a differenza di noi, sono state brave. Sono la quarta forza del campionato e lo hanno confermato. Siamo diventati sesti, perché ci ha superato la Benetton, ma la classifica non è un problema, mi preoccupa piuttosto lo stato d’animo delle mie atlete. Faremo le valutazioni alla fine, non tanto sulla graduatoria quanto sulla nostra crescita».