Domenica di grande festa per l’Under 18 dell’Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951, che al campo Cravino di Pavia ha battuto il Monza 1949 per 22-21 nella finale playoff, conquistando così la promozione in Elite. È stata una sfida ricca d’insidie per i ragazzi allenati da Luis Otaño, Sergiu Ursache e Manuel Musso, che nel primo tempo sono sembrati poter disporre agevolmente degli avversari. I brianzoli nella ripresa hanno però avuto una rabbiosa reazione e hanno rimontato, passando addirittura a condurre. In un finale non adatto ai deboli di cuore, gli universitari hanno segnato la meta decisiva, aggiudicandosi così torneo il interregionale “Franco Clavarezza”.

I biancoblù hanno schierato Bartoletti, Edoardo Denunzio (4’ st Bellazzo), Gallo, Bussolino, Bernardini, Vernero, Morea (15’ st Vittorio Denunzio), Brum Dutra, Pavone, Roberto, Gurlan, Piacenza, Speranza (10’ st Manieri), Ilucas, Parlanti Garbero (15’ st Bersano). A disposizione Cavallaro, Tarchiani, Asvisio. Inizio lanciato dei cussini, che hanno esercitato un notevole possesso palla. Dopo un’incursione di Vernero da metà campo, i torinesi si sono guadagnati una punizione all’interno dei 22 metri. Sono andati in touche e dalla rimessa laterale si è sviluppata la maul che ha mandato in meta Speranza (5-0) al 10’. Ancora Vernero ha sospinto i suoi, dialogando con Bartoletti e Bernardini, ma un “in avanti” a 5 metri dalla linea ha vanificato l’ottimo lavoro. Il Monza per la prima volta al 23’ è entrato nei 22 cussini e si è procurato una touche ai 5 metri. Su una “furba” la meta pareva cosa fatta, ma Roberto e Bernardini hanno difeso alla grande e sventato la minaccia. Al 26’, per un fallo in ruck, per un mancato rotolamento, il Monza ha deciso di piazzare da posizione centrale, leggermente fuori dai 22, e ha mancato l’occasione. Alla mezz’ora Bernardini è stato autore di un intercetto ed è volato in meta (10-0). Al 32’ dopo un’azione alla mano ben congegnata, su un calcio i lombardi hanno provato il contrattacco. Morea ha intercettato ed è corso a marcare in mezzo a pali. Vernero ha trasformato per il 17-0. Al 35’ Piacenza è stato ammonito e l’Itinera è rimasto in 14. Il punteggio non è però più cambiato prima dell’intervallo.

Nel secondo tempo il CUS ha ripreso ad attaccare senza trovare sbocchi. Gradualmente la tensione agonistica è un po’ calata e il Monza, che non aveva più nulla da perdere, ne ha approfittato. Al 10’ un “in avanti” in difesa ha concesso una mischia all’altezza dei 5 metri. Di lì a poco è arrivata la meta del Monza, su iniziativa solitaria del mediano di mischia (17-7). L’indisciplina è costata cara ai subalpini. Su un fallo subìto, i rivali hanno calciato in touche a ridosso dei 22 e sulla rimessa, al 22’, dopo una serie di fasi hanno trovato la meta in mezzo ai pali, poi trasformata (17-14). Partita completamente riaperta e al 30’ il Monza ha addirittura operato il sorpasso, con la terza meta trasformata (17-21). Gli ultimi 10’ hanno visto i cussini protesi alla ricerca di una meta che avrebbe dato loro la vittoria e proprio sull’ultima azione, su una maul creatasi da un punto d’incontro, Brum Dutra è riuscito a schiacciare la palla decisiva (22-21). Al fischio finale gioia incontenibile nelle fila cussine, per un traguardo rincorso per tutto l’anno e infine raggiunto. L’Itinera torna in Elite dopo tre anni.

«La prima scelta vincente – spiega il direttore sportivo Salvatore Fusco – è stata la definizione dello staff tecnico, perché con Luis Otaño, Sergiu Ursache e Manuel Musso abbiamo calato tre assi, per partire alla conquista dell’obiettivo. Tutti hanno potuto lavorare con un gruppo numeroso, superiore alle 35 unità, di ragazzi che si è messo in gioco fin dal mese d’agosto e ha dato tutto se stesso per raggiungere la meta. Il grande lavoro che è stato svolto nel corso dell’anno ha permesso di costruire un gruppo forte e unito, che ha offerto le sue dimostrazioni migliori proprio nei momenti di maggiore difficoltà. Nella semifinale di ritorno a Biella e oggi ci siamo trovati nella condizione di dover segnare a tutti i costi e ci siamo riusciti entrambe le volte, non facendoci soverchiare dalla pressione. Al di là del risultato conseguito, questa esperienza di gruppo così bella rimarrà per sempre ai ragazzi nel loro bagaglio personale. Soltanto sei atleti non saranno più in categoria e dunque la maggior parte rimarrà e potrà disputare il campionato di Elite che si è conquistato con così grande merito. Ai reduci si unirà l’annata del 2002, proveniente dall’Under 16, pronta a fornire il suo contributo in una sfida che si annuncia bellissima e molto stimolante».