Permettetemi di rubare dello spazio alle cronache delle partite, ma ci tengo particolarmente a dedicare un mio ricordo personale a Marco Pellegrini. Come chi è Marco Pellegrini? Semplice, è l’anima del rugby udinese, quello che nel Friuli Ovale ha litigato amichevolmente con tutti gli arbitri dal 1982 ad oggi, quello che è stato allenatore giovanile, allenatore seniores, addetto stampa, accompagnatore, dirigente, presidente, vice – presidente, insomma la persona che più ha rappresentato la Rugby Udine in giro per l’Italia, dedicando a questa società tutta la propria vita, davvero. Personalmente, quando penso al mio passato nel mondo del rugby giocato, non c’è un istante non accompagnato dalle sue urla, dai suoi consigli e dai suoi scherzi. Alla mia prima convocazione in nazionale giovanile, ad esempio, quando il rugby semi – professionistico non esisteva e la figura del preparatore atletico era un lontano miraggio, fu proprio Marco ad allenarmi… per un estate intera. Mi veniva a prendere a casa, mi portava (trascinava) a sgobbare al campo e mi incitava giorno dopo giorno, senza mai darmi tregua. Ecco in una giornata triste come quella di oggi, preferisco ricordarti così: incazzato, mentre mi urli dietro con il tuo cronometro in mano, mandi Marco!