Recupero lampo per Maxime Mbandà. Operatosi al ginocchio sinistro lo scorso 17 gennaioil flanker delle Zebre è stato costretto a saltare la gara casalinga contro i Bristol Bears e i primi due turni del Sei Nazioni. La settimana scorsa il 20 volte Azzurro è tornato a disposizione di coach Bradley, scendendo anche in campo da titolare allo Scotstoun nell’11° turno del Guinness PRO14 perso con i Glasgow Warriors.

Nato a Roma da madre italiana e padre congolese, il 26enne è vissuto a Milano, città che lo ha visto crescere rugbisticamente nell’Amatori Rugby Milano e poi esordire in Serie A con la maglia del Grande Milano.

Dopo un’esperienza nell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, il giovane terza linea è quindi approdato nel 2013 nelle file del Rugby Calvisano, club con cui vinse due scudetti ed un Trofeo Eccellenza.

Nel 2016 viene ufficializzato il suo passaggio alla franchigia federale con sede a Parma, con la quale Mbandà aveva già disputato quattro gare tra il 2015/15 e il 2015/16 in qualità di permit player. Ad oggi, sono 51 le presenze ufficiali e 4 le mete collezionate con le Zebre dall’ex giocatore dell’Italia U20 e Italia Emergenti, esordito con la nazionale maggiore il 18 giugno 2016 in occasione del test match vinto a Santa Jose contro gli Stati Uniti.

A tre giorni dalla sfida tra Zebre e Munster, in programma venerdì 14 febbraio allo Stadio Giovanni Mari di Legnano nella cornice del Milano Rugby Week, il prodotto del rugby lombardo è tornato sulla trasferta amara di Glasgow e ha presentato la gara contro la “Red Army”.

A Glasgow un buon primo tempo in cui siamo stati anche in vantaggio, poi il cedimento nella ripresa.. “Sì, sicuramente non abbiamo iniziato col piede migliore dato che abbiamo subito due mete nei primi 10 minuti però poi ci siamo accesi, siamo riusciti anche ad essere in vantaggio verso la fine del primo tempo per poi subire un’altra meta. Abbiamo dimostrato di potercela giocare, ma nel secondo tempo qualcosa è successo dentro di noi, non ci abbiamo creduto fino in fondo quando invece negli spogliatoi eravamo convinti di poter portare a casa la partita. Il risultato lo sappiamo non è soddisfacente, ma adesso abbiamo venerdì il Munster e ce la metteremo tutta!”

Comunque tre mete segnate in casa dei finalisti della scorsa edizione del torneo. Non male no? “Sì tre mete anche di pregevole fattura ma questo non basta a colmare il gap delle otto mete subite. Mentalmente possiamo sentirci soddisfatti in una piccola percentuale, però dobbiamo cambiare assolutamente atteggiamento”.

Tu comunque sei tornato, e questa è già di per sé una buona notizia, e ti abbiamo visto decisivo al tuo solito in difesa. Come ti senti fisicamente? “Sto bene, è stato un recupero abbastanza lampo dall’infortunio e dall’operazione. In poco più di un mese sono riuscito a tornare in campo e questo era quello che volevo”.

Quali invece gli aspetti su cui lavorare come squadra? “Come squadra dobbiamo capire che a questo livello anche il più piccolo errore vale una meta subita, per cui dobbiamo sicuramente lavorare sul dettaglio e cercare di sbagliare il meno possibile, perché solo così si vincono le partite”.

Venerdì si va a Legnano dove affronteremo il Munster. Che partita sarà? “Nonostante le assenze dovute al Sei Nazioni, il Musnter è una squadra molto fisica; ha diversi giocatori di esperienza e sicuramente verrà a Legnano per portare a casa la partita. Noi cercheremo di opporci e siamo abbastanza carichi dalla sconfitta di Glasgow, per cui vogliamo riprendere il cammino che avevamo intrapreso nella prima parte dell’anno”.

Tornerai a giocare nella provincia di Milano, città che ti ha visto crescere con la maglia dell’Amatori e del Grande Milano. Che ricordi hai del rugby nella città meneghina? “Dei ricordi fantastici, il minirugby penso sia uno degli sport e delle esperienze più belle per i bambini; il rugby mi ha formato come persona, mi ha aiutato e salvato e al rugby devo tutto. Ho iniziato con l’Amatori Milano, poi ho fatto l’esordio in Serie A con il Grande Milano, due società cui sono molto affezionato”.

Che Zebre ti aspetti allo stadio Mari? “Mi aspetto delle Zebre arroganti ed agguerrite che vogliono riprendere il loro cammino, la scia di vittorie e di positività che ci portavamo. Giocare contro una delle squadre più forti d’Europa è sicuramente un privilegio per noi giocatori e batterla ci permetterà di scrivere una pagina importante del nostro club”.


La scheda del giocatore:

Nome: Maxime

Cognome: Mbandà

nato a: Roma

Il: 10/04/1993

Altezza: 189 cm

Peso: 102 kg

Ruolo: terza linea

Honours: Italia, Italia Emergenti, U20

Caps: 20

Presenze in Guinness PRO14: 38

Presenze in EPCR Champions Cup: 3

Presenze in EPCR Challenge Cup: 18

Club precedenti: Rugby Calvisano, Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, Rugby Grande Milano, Amatori Rugby Milano

Instagram: maxime.mbanda