Conosciamo meglio Pancrazio Auteri, una di quelle persone che animano quotidianamente la scena del rugby in Sicilia. Grande appassionato di sport, Sicilia, comunicazione scritta e illustrata.

Mi chiamo Pancrazio Auteri e mi occupo di comunicazione sociale e per l’infanzia dal 1994 come consulente di Relazioni Pubbliche associato FERPI, l’organismo nazionale che riunisce i professionisti del settore.

Da quanto tempo sei un appassionato di rugby?

Ma è fin dagli anni settanta che seguo il Rugby; che lo amo per un qualche misterioso destino di cui ancora non ho afferrato il senso: anche perchè il Rugby io non l’ho mai giocato agonisticamente ma solo nei parchi, in spiaggia, con gli amici in quanto allora il Rugby non c’era ancora a Taormina, dove sono nato.

Il rugby come stile di vita insomma…

Una condizione “privilegiata” in fondo, che mi ha permesso di interpretarlo in modo sempre più libero e creativo inseguendone il sogno ad occhi aperti di meraviglia… come i bambini.
Che mi ha spinto ad occuparmene, via via nel tempo, come dirigente di società sportive, educatore Fir per il settore propaganda, consigliere per la divulgazione nel direttivo del Comitato Regionale Siciliano della Federazione.

In che modo è riuscito a fondere competenze professionali e amore per la palla ovale?

E’ stato naturale che le mie competenze si fondessero prima o poi con le mie esperienze. L’idea di occuparmi di comunicazione illustrata nel rugby è nata così: per intercettare e mettere in circolo il bisogno di Rugby in modo nuovo e imprevedibile; tra famiglie club, sponsor, enti sportivi, associazioni, istituzioni e scuole…

Che dire…un grosso in bocca al lupo a Pancrazio e a tutta la Sicilia ovale!