Dal sito rugbymetanopoli.it:

Risultato che inquadra bene la partita, a tratti dominata dai padroni di casa, ma che sposta il risultato, tra esperienza, capacità di gioco di squadra e individualità, in netto favore della squadra che ha saputo essere cinicamente la migliore in campo.

Ai “porcospini”, che conoscono la prima sconfitta della stagione sportiva in corso nella loro “tana”, resta l’onore di non aver sfigurato contro i ben più blasonati avversari e la soddisfazione di aver violato per primi la meta avversaria con la marcatura di Tundo e la realizzazione di Brozzi. Union Rugby, dopo il knock down iniziale, assesta un micidiale uno-due propiziato sia dalle belle individualità, che dalla capacità di trasferire al largo il gioco, sorprendendo la meno esperta difesa del Metanopoli. La maggior pecca del collettivo arancio-nero è stata la scarsa capacità di rischierarsi nello spazio nelle fasi del gioco. Si evidenzia anche in alcuni singoli giocatori la bassa capacità di difendere sia in senso tattico che nell’essenza del suo gesto: il placcaggio. Completa il mancato rendimento ottimale della squadra padrona di casa, l’idea dell’attacco non ancora basato sul gioco corale: troppo basato sul singolo giocatore la capacità di offendere.

Il secondo tempo ripropone una meta dell’Union in fotocopia alle precedenti e i “porcospini” capaci di una mossa di orgoglio che portano in meta, con una azione corale di sfondamento, il terza centro Noè, senza che però Brozzi riesca nella sua trasformazione. Si riaccende la partita. Sull’ultima azione di gioco e con Metanopoli encomiabilmente impegnata a giocare palla si abbatte ancora il cinismo di Union Rugby con l’ultima meta non trasformata. Una bella partita, in un tipico freddo, piovoso e uggioso sabato lombardo.