Di Andrea Pelliccia

Il percorso di vita ovale (da semplici appassionati oppure da titolari di una Nazionale, poco cambia) ci porta a conoscere decine, centinaia di persone e personaggi. Alcuni di questi ci restano nel cuore, anche a distanza di molti anni, per un singolo episodio o per quello che sono stati.

E, quando per l’ultima volta passano la palla, il passato riaffiora e si materializza nei nostri ricordi. Ricordi che si scoprono così cari e intensi da meritare di essere condivisi.

Con questo spirito ho chiesto a Ruggero Rizzi, memoria storica del rugby del Nord-Ovest e non solo, di poter pubblicare in “Silver & Old” il suo addio a Gabriele Pagliarello, detto “Possente”, apparso pochi giorni fa nella Rugbylist.

 

 

“Possente”

di Ruggero Rizzi

 

Da quella partita al Velodromo, 1972, che vide Golia soccombere a Davide (per la storia, era il match Bacigalupo Rugby Torino VS Cus Torino 3-0) e la “Gazzetta”, il giorno dopo, lo definisce “Possente”, questo aggettivo gli rimane incollato addosso più che con l’Attak.

“…Ecco avete visto???? Ve lo dicevo che avevano due palle come noi !!!!!..” urlava felice abbracciando tutti a fine partita.

Ecco: questo è il “Possente”.

E i motivi ci sono: imponente come un grattacielo, robusto come una quercia e  muscoli duri come marmo, reduci da anni di lotta greco-romana praticata al C.S. Fiat.

Poi la scoperta del rugby. Tutto gli riesce naturale: pilone, seconda linea, talvolta perfino terza ala, diventando perfino primo calciatore. La potenza c’è tutta: qualche pallone ci rimette le cuciture, sfondati da quei suoi calci e da quelle scarpe “Patrick” n.47 alte a punta quadra, fatte venire apposta d’oltremanica.
L’unico, prima di un incontro col Petrarca in quel di Padova, mentre eravamo ancora negli spogliatoi a concentrarci  per… limitare i prevedibili “danni” contro i campioni d’Italia, lui a fischiettare tranquillamente massaggiandosi e spargendosi vaselina e olio canforato.

“Hanno due palle sole, proprio come noi, ed in più io sono “possente”. Ci crediate o no io me la gioco fino alla fine…”,  il tutto con la  stessa naturalezza di  quando si lecca un gelato…

E gelato fu… E di nuovo Davide sconfisse Golia.

Quando quel giorno, per radio furono trasmessi i risultati a “Radiosera” da Torino non ci credeva nessuno. Forse pensavano a un errore….

Compagno di squadra ed amico indimenticabile… rugbysta d.o.c.

Addio “Possente, addio “Gab”… addio Gabriele Pagliarello… l’ultima “mischia” è stata giocata dal destino…la palla non è stata vinta… ma forse mi diresti che l’introduzione era storta e l’Arbitro, Lassù, si sarà distratto…

Ora riposa sereno.