Parliamoci chiaro: il rugby, nonostante il successo mediatico che sta avendo in questi ultimi anni, è e rimarrà ancora a lungo, uno sport “minore”. Eh si, perché se non giochi a calcio in Italia fai fatica ad esistere. Ultimo caso quello del Rugby Feltre, sfrattato dalle proprie strutture per dare spazio alla realtà calcistica di Mugnai. Non dimentichiamoci, però, dei casi liguri, siciliani e romani. Nella nostra nazione o rincorri una palla rotonda, oppure ti devi accontentare! Personalmente non ci sto. Il calcio non ha bisogno di alcun aiuto, anzi! Mentre gli sport così detti minori, una “mano” la meritano, anche perché diciamocelo nel 2006 la nazionale sarà anche diventata campione del mondo, ma negli altri sport i successi quanti sono stati? Tanti! Basti pensare alla Scherma, alla Pallanuoto, alla Pallavolo, all’Atletica Leggera, al Nuoto, al Baseball, allo Sci. Tutte discipline di successo, che non avranno il seguito del calcio, ma che hanno il diritto di esistere, essere praticate e tutelate. Spesso, però, non è così. Tornando a parlare di rugby, i più potranno sottolineare come, a differenza degli altri sport, la palla ovale non abbia ancora vinto niente. Ci sta. Riflettiamo, però, come uno sport definito minore abbia riempito stadi come San Siro e l’Olimpico e ogni volta in cui la nazionale scende in campo c’è una vera e propria mobilitazione globale di rugbisti, appassionati e semplici curiosi. Questo non è di per sé un successo e una dimostrazione d’interesse nei confronti del nostro sport? Puntiamo i piedi e facciamo valere i nostri diritti! Le categorie minori hanno il diritto di esistere, anche perché è da qui che di norma si “scovano” i talenti che poi smuovono le masse, una volta arrivati a giocare in nazionale.

 

Ad esempio:

Alessandro Zanni: proviene dalla Leonorso Rugby Udine, una piccola società al tempo;

Fabio Staibano: da Eboli;

Mirco Bergamasco: cresciuto rugbisticamente nel Selvazzano Rugby;

Chris Burton: arrivato in Italia per giocare a Benevento;

 

Ribadisco ancora una volta che è dal basso che si costruiscono le grandi opere e le piccole società rappresentano le fondamenta di ogni sport, in questo caso del movimento ovale italiano! Tuteliamole!