Dal sito del Rugby Audax Clan:

È tempo di derby, una partita da leggere non solo in chiave campionato, l’incontro coinvolge emotivamente i giocatori e l’intera tifoseria, da qualche anno in città gli amanti di questo sport cominciano a schierarsi preferendo l’una o l’altra formazione segno questo di notevole maturazione dell’intero movimento.
Il RAC reduce dalla batosta rimediata ad Enna si lecca le ferite, non tanto per la sconfitta quanto per come è maturata. Non si possono concedere quaranta minuti di breakout totale a nessuno fosse anche l’ultima in classifica.
Comunque sia domenica è già tempo di derby, una partita da leggere non solo in chiave campionato, l’incontro coinvolge emotivamente i giocatori e l’intera tifoseria, da qualche anno in città gli amanti di questo sport cominciano a schierarsi preferendo l’una o l’altra formazione segno questo di notevole maturazione dell’intero movimento.
I ragazzi del RAC hanno capito la lezione e si stanno preparando all’evento con insolito impegno, la posta in palio è per loro molto importante ne va dell’orgoglio di ognuno. La Dirigenza da canto suo considera la “tegola” Enna un banale errore di percorso, ed ha evitato tiratine d’orecchio fiduciosa com’è che i propri atleti riusciranno a centrare l’obiettivo play off.
L’appuntamento avrà come partner una importante ONG vale a dire Amnesty International, che è presente in 150 paesi nel Mondo e si occupa della difesa dei diritti umani, promuovendone il rispetto e contrastandone le violazioni. Da un decennio è anche presente a Ragusa e in occasione del derby proporrà una raccolta firme fra i tifosi per la giusta causa.
Uno striscione con lo slogan “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” sarà esibito al momento del saluto delle formazioni schierate a centro campo.
I valori nei quali si specchia Amnesty sono quelli fondanti dello spirito del Rugby, uno sport che non conosce classi sociali e che a detta di tutti unisce e non divide! Quale momento più opportuno che quello di una stracittadina come simbolo di fratellanza.

Le parole del  Presidente Sartorio
«Stiamo cercando di organizzare l’evento senza tralasciare nulla per me si tratta del primo derby in qualità di squadra ospitante e tengo in modo particolare a ben figurare, lascio ad ognuno dei miei collaboratori, addetti ai lavori,  tecnici e giocatori il compito di riuscire ad ottenere un risultato lusinghiero sia fuori che dentro il campo, sapendo che comunque vada godremo di uno spettacolo sportivo unico per Ragusa».