Di Valerio Amodeo
Oggi conosciamo megliola Roma Urbe rugby, nuova realtà del panorama di serie c e lo facciamo attraverso le parole di uno dei suoi leader Luca Giglio. Come ormai di consueto ti porrò tre domande al fine far avvicinare i nostri lettori e gli appassionati alla tua società.:
Valerio: Siete una società appena nata, quanto è stato difficile organizzarsi e creare un nuovo gruppo di giocatori? Credi sarà dura arrivare a fine anno?
Luca: Visto cosa accade ogni anno nel rugby laziale e più in generale in quello italiano, con tante società che nascono e muoiono con la medesima velocità, la domanda mi sembra piuttosto pertinente. Anche se siamo gli ultimi arrivati nel rugby laziale abbiamo tutta l’intenzione di restarci a lungo e diventare con il tempo protagonisti positivi della realtà rugbistica regionale.
Attualmente abbiamo superato abbondantemente la soglia dei quaranta tesserati e alle sedute di allenamento difficilmente il numero dei presenti scende sotto le trenta unità, inoltre l’età media della squadra è inferiore ai ventitre anni e questo permette di fare una programmazione a lunga scadenza.
Abbiamo la fortuna di avere alle spalle una società competente e preparata che ci ha messo a disposizione tutto il necessario per vivere questa nuova avventura nel modo più sereno possibile a partire da uno staff tecnico di grande qualità che può contare su allenatori di comprovata validità come Gino Rossetti e Gionata Venturini  e su un preparatore atletico di livello come Roberto Cerasaro; per finire con le strutture del CUS Roma che attualmente ci ospitano e che sono quanto di meglio potessimo sperare.
Le basi per fare un buon lavoro ci sono tutte.