Circa tre anni fa nella Bassa di Colorno, precisamente lungo le sponde di una laguna formata dal grande fiume “Padus”, nasceva una nuova popolazione, quella dei Barbari del Po. Un piccolo stuolo di genti, plasmato a propria immagine e somiglianza dal dio Odino, lo stesso che un tempo guidava il grande Attila alla conquista dell’Occidente. Dalla sua infallibile “Gungnir”, la spada che non manca mai un bersaglio, andava dunque forgiandosi un nuovo gruppo di indomabili guerrieri, insensibili al dolore e alla paura, ma pronti a sacrificarsi gli uni per gli altri.

Fedeli a se stessi e a nessun altro, se non al luppolo e al proprio leader Riaan Mey, impiegarono circa due anni per assestarsi sul territorio, prima di partire alla conquista del Campionato di Serie C. Per una marcia tanto faticosa non c’era alternativa: bisognava porsi sotto le effigie del grande impero di PuntoPack, arruolando un comandante che a questo tipo di imprese non fosse certo estraneo, Paolo “Betto” Bettati. E accanto a lui un fedele scudiero, l’italo-argentino Marco “Falz” Falzone, eccellente marinaio e grande conoscitore delle tecniche di guerriglia corpo a corpo. Infine tre cavalieri tra i migliori in circolazione, i cosiddetti “Tre Moschettieri” degli anni 2000, Simone BalocchiMichele Ceresini e Alessandro Terzi.

E’ cominciata lo scorso ottobre la lunga epopea dei Barbari del Po, con la vittoria su Pieve di Cento, a ristabilire il dominio colornese sui propri confini. E poi via verso nuovi obiettivi e nuovi popoli da conquistare, dai Celti di Ferrara, ai Piceni di Fano, passando per la battaglia di Ravenna contro i discendenti di Teodorico, per poi risalire l’Italia e tornare in patria, dove lo scorso 30 aprile i Barbari hanno sedato l’ultimo tentativo di riconquista nemica, quello dei Bolognesi di Pieve. Sotto una pioggia battente, capitan Terzi e compagni hanno respinto al mittente gli attacchi rivali, sigillando un’annata da 18 vittorie in altrettante battaglie.

Un’impresa storica, resa epica dalle parole del dio Odino stesso, affacciatosi sul campo dopo aver squarciato le nubi per tuonare: “Missione Compiuta Barbari. Skall !!”