Di Martina De Biase

Articolo pubblicato su Sanitalk a febbraio 2012.

Quando si pratica uno sport, in genere, si segue una dieta alimentare che ci consenta di mantenere non solo un peso ed un equilibrio idoneo alla nostra struttura fisica, ma di acquisire anche quell’agilità che, quando si è obesi o in sovrappeso, tende a scomparire. Pertanto, si è deciso di andare ad indagare all’interno di una disciplina sportiva che, al momento in Italia, non ha ancora un eco rilevante: il rugby. Così, ci si è rivolti ad una delle più importanti società rugbistiche, sia regionale che nazionale: l’Associazione Polisportiva Partenope rugby Napoli. A darci delle spiegazioni in merito è il preparatore atletico della Partenope Rugby (serie B e C), Furio Barba, che ci fornisce informazioni sul tema. Non essendo, però, un medico sportivo, quelli di Barba sono consigli in linea generale, ma che, comunque, vanno ad aggiungersi alla diagnosi del medico sportivo o di un dietologo. Ovviamente nel rugby ci sono ruoli specifici da ricoprire, di conseguenza vi sono delle strutture fisiche molto diverse tra loro. Basti pensare al pacchetto di mischia che, per intenderci, è quello che in campo si ritrova a fare delle grosse ammucchiate. Chi fa parte del pacchetto di mischia ha di solito un peso che va dai 100 kg in su; invece chi gioca sull’ala il peso si aggira intorno agli 80/90 kg perché devono poter essere non solo veloci, ma anche resistenti nel subire placcaggi, ammortizzandone il contrasto (cioè gli spintoni).

Sicuramente chi gioca in questi due ruoli segue una dieta leggermente diversa, ma in linea generale, per tutti, è questa:

•  Prima della gara o di un allenamento

Colazione e pasto ricco di carboidrati che ricostruisce il deposito di combustibile che andrà poi consumato.

•  Dopo la gara

Pasto ricco di proteine, utili per ridare un po’ di energia, ma necessarie per la rigenerazione dei muscoli, specialmente le strie Z, che tendono quindi a rompersi soprattutto durante un duro allenamento di atletica o una normale partita. In questo modo si va a ricostruire il tutto, specialmente se questo pasto viene fatto a cena e quindi grazie anche al sonno va a stimolare maggiormente questo tipo di processo. Le proteine, di solito, si consigliano di sera perché si trovano in alimenti più digeribili come la verdura e la frutta. I grassi, ovviamente, sono preferibili a pranzo perché utili per il fabbisogno giornaliero e che ci conducono a resistere (o quasi) fino a cena.

Dovendo ridurre il tutto a degli alimenti, si dirà:

•  Mattina     buona colazione con frutta (mela o arancia), the o latte, e con qualche fetta biscottata. •  Pranzo     carboidrati e proteine e quindi  pasta, carne, formaggio e frutta. •  Sera     Cena con più proteine e quindi: minestra o legumi e un frutto.

In questi tre step, mai far mancare i sali minerali, pertanto sarebbe necessario bere almeno 2,5 litri di acqua al giorno. Per gli sportivi e non, dopo un allenamento stancante o una partita di rugby, si consiglia un integratore al luppolo che, oltre ad essere un calmante, dà una buona dose di sali minerali e, soprattutto, un buon apporto proteico.