La Benetton Treviso bagna nel migliore dei modi il suo debutto nella EPCR Challenge Cup battendo il Grenoble per 40 a 14. Diciamolo subito, i francesi non sono scesi nella Marca con la miglior formazione possibile. Molti titolari, infatti, sono rimasti al di là delle Alpi, risparmiati in vista di una stagione che altri obiettivi non vede se non una salvezza il più tranquilla possibile. Tipica tradizione di molte squadre francesi che non lottano per un posto al sole nel Top 14, verrebbe da dire, ma due o tre giocatori di alto lignaggio (Ben Lucas su tutti), qualche campione del mondo under 20 e una discreta batteria di giocatori che in linea teorica dovrebbero giocarsi un posto da titolare iniziano l’incontro a spron battuto. Treviso inizialmente fatica ad emergere, ma intorno al quarto d’ora riesce ad andare oltre con cinismo: palla persa dai francesi all’altezza dei loro cinque metri, due fasi a concentrare la difesa sul punto d’incontro e pallone fuori per Hayward, che deve solo correre in mezzo ai pali. I francesi tentano di rifarsi sotto, ma la difesa dei padroni di casa fa buona guardia. I Leoni segnano ancora con Ruzza in mezzo ai pali e tentano sempre di giocare, spinti soprattutto da un Duvenage che mette su una musica che i francesi non hanno a spartito. Il numero 9 sudafricano, partita dopo partita, sta dimostrando di essere forse il miglior acquisto trevigiano dai tempi di Hayward. I Leoni, però, hanno il demerito di non chiudere un match messosi in discesa. Sta di fatto che, complice una disciplina non ai massimi storici e una mischia troppo leggera (almeno nei primi 40 minuti), allo scadere del primo tempo Grenoble accorcia e si porta sul 14 a 7, risultato che tiene i discorsi ancora in bilico. L’inizio della ripresa, per i padroni di casa, non è dei migliori. Si vede che i biancoverdi vogliono provare a giocare tutto, ma gli errori alla mano non sono pochi. Solamente un gioco francese troppo leggero e sconclusionato non permette agli ospiti di colpire più pesantemente. Poi, però, sale in cattedra Tommaso Allan, giustamente man of the match: prima sfrutta una bella percussione di Negri e una grande gestione del 2 contro 1 da parte di Hayward, poi fa quasi tutto da solo e regala il bonus ai suoi. La partita, di fatto, è finita qui. C’è ancora il tempo per vedere la seconda meta francese dopo insistita azione degli avanti e altre due mete dei padroni di casa: la prima la mette a segno Faiva sugli sviluppi di una rolling maul, la seconda Ignacio Brex al termine di una meravigliosa azione corale dei trequarti.

Nell’altro incontro del girone gli Harlequins hanno affossato l’Agen con un pesante 54 a 22. Marcus Smith e compagni non saranno più quelli di qualche anno fa, ma ad oggi sono la squadra su cui fare la corsa per trovare una storica quanto difficile qualificazione ai quarti di finale. Quel che si è visto nel sole di Monigo, però, nonostante avversari rimaneggiati e qualche ingranaggio ancora da oliare per bene, fa veramente ben sperare.