In occasione dell’ultima partita casalinga, la Rugby Parma ricorderà il grande Sergio Lanfranchi, dedicandogli l’ultimo trofeo della stagione al miglior giocatore.

Il leggendario “Braccio”, il miglior giocatore gialloblu di sempre e uno dei più grandi rugbisti italiani di tutti i tempi, fu alla Rugby Parma dal 1946 al 1950. In quegli anni disputò 101 partite, realizzando 26 mete, 8 trasformazioni e 3 calci; per le sue grandi capacità atletiche e tecniche giocò in tutti i ruoli della mischia e a volte anche come trequarti.

Record assoluto, indossò per 15 anni la maglia azzurra, disputando 21 partite – all’epoca la Nazionale giocava 1-2 volte l’anno soltanto – di cui 8 da capitano. Grande combattente e trascinatore, al fisico massiccio e potente, che gli consentiva di giocare in qualsiasi ruolo fra gli avanti, affiancava capacità tecniche eccellenti e poliedriche, come quelle di calciatore: nel suo carniere azzurro figurano 5 mete, una trasformazione e due calci piazzati.

Nel 1950 il lavoro lo portò in Francia dove entrò nella leggenda per aver avuto il merito di far ottenere al Grenoble l’unico Bouclier de Brennus (lo scudetto francese) della sua storia, marcando al 58’ l’unica meta della finale a Toulouse. Era il 23 maggio 1954.

Stimatissimo in Francia, considerato tra i più forti giocatori del mondo, venne definito “il giovane gladiatore italiano”. Il suo nome compare anche sull’Enciclopedia Treccani tra i personaggi leggendari del rugby mondiale di tutti i tempi.

Premiato con l’Ovale d’Oro F.I.R., nel 1968, ricevette anche le insegne di Cavaliere al merito della Repubblica.

Dopo la sua morte, gli venne dedicato lo Stadio di Viale Piacenza, che divenne così “Stadio Sergio Lanfranchi” fino al 2008 quando venne demolito per lasciare il posto all’EFSA.

Nella speranza che in un prossimo futuro venga dedicato a Sergio lo “Stadio XXV Aprile”, il 4 maggio la Rugby Parma renderà il giusto omaggio alla memoria del suo grande giocatore scomparso da 13 anni e lo farà alla presenza della moglie e della figlia di Sergio che arriveranno a Parma appositamente per questo evento e per ricevere il Cap “guadagnato” in carriera da Braccio grazie alle sue presenze in campo con rappresentative ufficiali della Nazionale Italiana. Il Cap, assegnato lo scorso anno, è stato ritirato e inviato alla Rugby Parma da Antonio “Totò” Zibana.Per l’occasione, il presidente Borri inviterà i presidenti gialloblu di ieri, i dirigenti FIR e gli assessori allo sport di Comune e Provincia.