Di Papà Massimo

Ieri ci sentivamo un po’ … Annibale, che un po’ di tempo fa valicò le Alpi per attaccare Roma con il suo esercito di elefanti. Il clima era lo stesso che il condottiero Cartaginese trovò sulle montagne e anche la voglia di gustare il sapore della vittoria. Ovviamente la nostra battaglia si preannunciava ben meno cruenta, ma i piccoli guerrieri appiani fremevano a bordo dei pachidermi d’acciaio con i quali li abbiamo portati a Segni. Cominciava lì, con i gironi eliminatori, il Rugby Day di Colleferro.

In un clima alpino (appunto) ma estremamente festoso (si sa che il freddo e l’alcol scaldano gli animi da mattina presto) i nostri bimbi si apprestano a scendere in campo: la maggior parte con la divisa verde d’ordinanza, a rappresentare l’Appia, gli altri a dare manforte sotto mentite spoglie nere agli amici del Latina Rugby, che per un giorno ospitano felicemente alcuni dei nostri.

Sono 18 squadre divise inizialmente in 6 gironi da 3. Cominciamo con i primi avversari, l‘Unione Rugby Sannio. La partita è combattuta ma le forze in campo non sono tali da impensierire più di tanto le Volpi che vanno a segno 2 volte con Franco e 1 volta con Saverio, ad arrotondare un risultato che riflette perfettamente i valori in campo.

Stare in movimento guardando la seconda partita è d’obbligo per evitare di diventare statue di ghiaccio, ma soprattutto per tenere la concentrazione in vista del nostro secondo (e ben più temibile) avversario, la Flaminia Rugby. Come previsto, questa volta le cose non sono così facili e la partita è una battaglia furibonda, per fortuna combattuta per la maggior parte del tempo nella metà campo degli avversari che, pur pressati all’inverosimile dai nostri, non cedono di un millimetro, fino a quando una azione di prepotenza di Claudio non ci porta all’unica meta della partita. Finisce 1 a 0, vinciamo il girone e a abbiamo diritto ad accedere ad una ulteriore tornata in cui ci aspettano l’Aquila e Colleferro, a loro volta prime nei rispettivi gironi.

Si parte con l’Aquila, che riusciamo superare agevolmente con una grandinata di mete (Cristiano, Edoardo, Amedeo, Lorenzo – 2 volte -, Claudio, Franco – 2 volte – e Tommaso Grossi); il risultato è inaspettato, visto che gli abruzzesi si erano rivelati particolarmente ostici nelle partite precedenti, ma con 9 mete a zero all’attivo affrontiamo il Colleferro. La squadra organizzatrice ovviamente non ci sta ad uscire sconfitta proprio davanti al proprio pubblico e ce la mette tutta ma deve capitolare alle incursioni di Claudio e Tommaso Cristofaro. Subiamo l’unica meta dei gironi di qualificazione e la distanza si accorcia, ma ci pensa Edoardo a ristabilire il gap: 3 a 1.

Vinciamo anche questo girone e ci accorgiamo di essere riusciti a conquistare la finale per il primo e secondo posto. Visto il numero delle squadre partecipanti è già un ottimo risultato ma, comunque vada vogliamo tentare il colpaccio. IL pranzo è servito e la fila delle nostre scarpe fuori dalla Club House è la star più fotografata, giusto il tempo di un pasto caldo e via in macchina verso Colleferro, dove ci aspetta la finale.

La controparte in questa ultima sfida è la Nuova Rugby Roma, vecchia conoscenza nei concentramenti di questa stagione. Scendiamo in campo con i migliori propositi ma scopriamo presto che i bianchi dell’EUR hanno digerito meglio il pranzo e, complice qualche infortunio, riescono a prendere il sopravvento ed a vincere meritatamente partita e Torneo. Riescono a segnare 3 volte, noi rispondiamo con Lorenzo che incassa la meta della bandiera.

Ve bene anche così, i ragazzi non hanno mai smesso di lottare ed escono dal campo sconfitti solo in finale da una compagine che ha meritato il risultato. Davvero bravi tutti, la prossima volta andrà meglio.

Intanto, il pallido sole che ha fatto da cornice alla giornata tramonta e porta con se anche i pochi gradi che ci separano dallo zero; restituiamo le maglie nere agli amici di Latina con un arrivederci e a buon rendere. Il rugby, per fortuna, è anche questo. Hurrà, Hurrà, Hurrà.