I sacrifici fatti durante le feste natalizie hanno sortito l’effetto sperato: capitan Ricci e compagni, che non avevano mollato gli allenamenti neanche una settimana, si sono presi oggi una meritatissima soddisfazione, andando a battere in casa loro, nel sentitissimo derby, i falchetti del Falconara.

La vittoria consente agli atleti Stamurini di riporre nella loro bacheca dei trofei la c.d. PALOMBINA cup, una tazzina d’argento che simboleggia gli scontri diretti fra le due squadre cugine, che i falchetti avevano strappato da Ancona in ottobre, ma che oggi devono cedere nuovamente ai nero-verdi anconetani, artefici di una impresa eccezionale e di una partita memorabile, per spirito di abnegazione e voglia di prevalere.

Agli ordini di un impeccabile direttore di gara, la gara ha inizio alla presenza di una folta cornice di pubblico. Pronti, via, e la Stamura cala subito la carta vincente, andando in meta con il centro Belloni. Purtroppo Garzetti non realizza la trasformazione dalla distanza, forse perché ancora infortunato al ginocchio.

Dopo di ché gli anconetani subiscono il forcing avversario, anche per via di una serie di falli dovuti a giocate disattente ed indisciplinate, forcing che consente ai falconaresi di mettere a segno due punizioni, fissando il punteggio parziale sul 6-5.

Ma la Stamura ha rinunciato a troppi torroni durante le vacanze, pur di portare a casa la vittoria di oggi. E non ci sta a perdere, ben sapendo di essere peraltro anche più forte dei rivali.

Ma anche Falconara evidentemente ha preparato bene la gara, e mette a segno un’altra meta, non trasformata, che, unitamente ad un altro calcio segnato dagli anconetani, col solito impagabile Garzetti, porta le squadre alla pausa di metà gara sul punteggio di 11-8 per i padroni di casa.

Di lì in avanti, peró, Falconara si disunisce, non segnerà più ed anzi subirà le sempre più arrembanti scorrerie dei tre quarti Stamurini. Ed anche in mischia il pacchetto avanzato dei nero verdi si fa sentire sempre più forte, spingendo indietro gli atleti in maglia gialloblù.

Spiccano a quel punto due individualità su tutte, il capitano stamurino Ricci Fernando, a parere di chi scrive, atleta immenso, di altra categoria, che seppur menomato ad entrambe le ginocchia, e con un padiglione auricolare gonfio di sangue, da rabbrividire, per i colpi ricevuti, mette in campo la sua proverbiale cattiveria agonistica e la sua forza dirompente, sfoggiando una serie di placcaggi e di azioni da cineteca.

La Stamura regge e lotta sodo sopratutto per l’esempio, in campo e fuori, di questo ragazzo impareggiabile.

Poi, viene premiato anche Michele Aberle, al rientro forzato (causa i tanti infortuni) dopo mesi di sostanziale inattività, per una spalla davvero malconcia e non ancora guarita, il quale letteralmente si inventa la meta del sorpasso e della vittoria.

Prende palla, si fionda nella meta campo avversario, viene recuperato e scippato del pallone, ma mentre un falconarese calcia per allontanare, lo stesso Aberle, voglioso di lasciare il segno, si eleva nel cielo, intercetta il pallone, poi lo rincorre fino ad andarlo a schiacciare nell’area di meta avversaria. Nel tripudio, il ragazzo, altro stoico lottatore, si lussa nuovamente la spalla.

Ma ormai è fatta: ancora qualche minuto di suspense e poi é festa grande: questa volta la Stamura ha superato sè stessa.

Non ci sono elogi migliori per questi giovani, se non ricordare che unità, che amicizia e che spirito di sacrificio aleggi fra i ragazzi del gruppo, che, seppur provato da infortuni, assenze, e problemi vari, anche di far quadrare i conti, oggi ha dato l’ennesima prova di caparbietà e superiorità.

Domenica prossima si attende il S. Marino, già battuto anche al girone di andata. Sarà un’altra battaglia.

Formazione e voti: Angeletti, 7,5, Palombelli, 6 di fiducia, ma n.g. per infortunio, Mecozzi, 7, Bernardini, 8, Ricci, 10, Giovannelli, 7,5, Cimino, 5,5, Fabretti, 6,5, Alderuccio, 7,5, Belloni, 7, Gabrielli, 7, Garzetti, 8, marini, 6–, Lucesole, 6,5, Casamassa, 7. A disposizione: mercanti, 6,5, Sassaroli, 7, Trillini 7,5, Mattucci, 7, Aberle, 8,5, Boromei, 7. All.re: Biondi: 8. Acc.ri: Stazio e Sanguinetti.