S.M.S. O. Cormes – ASD Taranto Rugby 15-20 (3-4)
Non si ferma la stagione delle giovanili del Taranto Rugby e nemmeno il loro lusinghiero cammino di crescita. Altra squadra altra vittoria, questa volta a farne le spese e la S.M.S. O.Comes di Monopoli.
La Partita è stata disputata sotto una pioggia battente che non ha smorzato gli ardori dei giovani scesi in campo. Sul terreno del “T. Carrieri” l’under 14 jonica si presenta non al meglio delle possibilità ma tanto è bastato per far suo l’incontro. Bella e coinvolgente, la partita è stata un susseguirsi d’azioni che hanno portato ad una serie di mete tutte di pregio. Il gioco entusiasmante, emozionante e coinvolgente, dal primo all’ultimo minuto, ha fatto sì che la partita scorresse senza soluzione di continuità. Passati in vantaggio i rossoblu hanno tenuto testa ai coriacei monopolitani i quali hanno tentato, sino all’ultimo secondo, di portar via il risultato ai tarantini, senza però riuscirvi. Come spesso succede in queste categorie non è tanto il punteggio che conta, ma quello che i ragazzi dimostrano in campo a raggiungimento di un percorso seguito negli allenamenti di una intera stagione. Pregevole e puntuale la direzione di gioco del sig. Giannocaro il quale ha saputo far scivolare liberamente la partita senza interruzioni tediose se non quelle dovute al gioco.
Soddisfattissimi i tecnici ed addirittura gongolanti i presidenti delle due società intervenuti all’incontro. Piacevole è stato anche il fair play con cui si è vissuto il pomeriggio di sport.
E’ superfluo ricordare che il rugby è uno sport fisico, di squadra, di contatto e situazione dove, chi lo pratica, deve essere costantemente in grado di “leggere” le situazioni che il campo propone e rispondervi prontamente. E’ importante sottolineare, invece, che è adatto sia per il bambino timido che deve sviluppare sicurezza, che per quello un po’ rissoso che trova sul campo il modo di incanalare questa sua esuberanza.
Tra l’altro in un incontro trova spazio la parte più importante ed educativa di questo sport, il mitico “Terzo Tempo”, che permette ai ragazzi di sedersi insieme, fianco a fianco con quello che sul campo è stato solo un avversario e che ora è qualcuno, forse anche un amico, con cui condividere sport e passioni.
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