L’Under18 del Padua batte il IV Circolo ma saranno i beneventani, per la differenza punti (43 a 41), a giocare la finale per l’accesso al campionato Elite

La fortuna è applicabile a numerosi campi. Secondo gli studiosi “è una forza senza scopo, imprevedibile e incontrollabile che plasma gli eventi in maniera favorevole e non”; il fato può bussare o meno alla porta delle persone, decide lui il destino delle stesse.
Oggi al campo del rugby di Ragusa il fato ha fatto l’irrequieto e si è intromesso un bel po’ nel corso di tutta la partita le squadre Under18 di Padua e IV Circolo Benevento. Ha fatto sperare, ha creato illusioni, facendo credere in qualcosa che fino a quel momento si pensava difficile da realizzare ma non impossibile.

Il Padua oggi ha disputato una gran bella partita, nulla a che vedere con quella della settimana scorsa in terra campana. Paduini completamente diversi, con animi e prospettive differenti, iblei combattivi, stimolati da quel campo che resterà sempre loro, spinti dal coach e dai tifosi a dimostrare il proprio valore.
I beneventani si sono rivelati degni avversari e buoni giocatori. La loro tecnica e la loro velocità è ammirabile, come il loro attaccamento alla maglia.
Oggi i presenti in tribuna hanno potuto assistere a un’avvincente partita, combattuta fino all’ultimo millesimo di secondo ma che, per qualche scherzo del destino, ha visto il Padua vincente sul campo ma senza riuscire però a continuare il suo percorso verso il campionato Elite.

Oggi i ragusani hanno dimostrato di non essere quelli di sette giorni orsono. La loro presenza in campo si sentiva, si vedeva, e la tensione che premeva su di loro era percettibile. Dopo una prima meta, segnata al 2° dal beneventano Tommaso Zollo, gli iblei hanno iniziato a giocare, hanno provato a mettere spalle a muro i pari d’età avversari. Al 11° Damiano Dimartino sfreccia in meta senza guardarsi dietro, portando in pareggio il risultato. Da quel momento, e fino al 33°, entrambe le compagini cercano di superarsi, senza però riuscirci. Ci pensa ancora Dimartino a rompere l’equilibrio, questa impasse, con la sua seconda meta che arriva proprio allo scadere. 12 a 7 e squadre al riposo.

Nel secondo tempo ancora il Padua attacca senza sosta, Francesco Castellino è più volte li lì per fare meta ma il muro gialloblu non lo lascia passare. Sarà allora il capitano, Leonardo Chessari, a violare la meta beneventana, al 10°, ma Dimartino non trasforma. 19 a 7.
Stessa azione in fotocopia al 16°. Questa volta però il protagonista è Gabriele Ragusa, che prende l’ovale e va a poggiarlo nella parte di campo più bella, l’area di meta avversaria. Trasformazione sulla carta facile ma Dimartino manca ancora i pali. Punteggio 22 a 7.
All’andata i campani si erano imposti per 31-14, conquistando il punto di bonus. I ragusani per accedere alla finale dovevano innanzitutto prendere anche loro il punto di bonus, obiettivo centrato con la meta di Ragusa, e poi vincere con uno scarto maggiore di 17 punti. Adesso il vantaggio è di soli 15 punti (ah, se solo almeno una trasformazione fosse andata a segno…).
Ai ragusani quindi occorrono ancora altri tre punti per poter raggiungere il loro ambitissimo obiettivo, ma il destino, se possiamo chiamarlo così, questa volta si mette dalla parte degli ospiti: Pio Mignone, assistito dai propri compagni, prende palla dopo una ruck sui cinque metri e va a schiacciare in meta al 31°.
Sul 22 a 12, ai paduini non resta che segnare un’altra meta e trasformarla per pareggiare e andare così ai calci di punizione per designare la finalista. Damiano Dimartino, dai e dai, riesce a marcare la sua terza meta di giornata, siamo già al 35°, ma il suo piede non si dimostra preciso e manda a lato la trasformazione. Il triplice fischio del signor Scopelliti, deficitaria la sua prestazione, fissa il punteggio sul 27 a 12. Il Padua vince ma non passa il turno.

Oggi ogni Uomo in maglia biancazzurra ha dato tutto quello che poteva, ogni giocatore ha dimostrato di saper giocare e ogni rugbista ha mostrato al pubblico il proprio valore.
La ciurma Gurrieri non deve avere nessun rimpianto perché all’inizio di questo percorso nessuno, compreso i giocatori, credeva che si potesse arrivare fin qui. E invece eccoli a giocarsi i play off per conquistare l’Elite. Il fato non è stato per nulla gentile con loro, ma il XV biancazzurro ha dato un bel filo da torcere al destino avverso. Ne possono andar fieri.
Al IV Circolo, bella squadra, non possiamo che augurare un “in bocca al lupo” per la loro scalata verso la meta finale.

Ragusa, 21.05.2017

Federica Tribastone
Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa