Sabato al campo Carlo Androne di Recco, si è sviluppato il secondo raggruppamento tecnico della corrente stagione agonistica per la categoria under 14 con la disputa di tre partite, con tempi ridotti, senza mischie e prive di touche. Gioco estremamente veloce e divertente, pertanto, guidato a bordo campo dal nutrito e preparato staff di allenatori liguri con prima linea Diego Galli, Andrea Costantino, Rocco Tedone. Ma nello specifico cosa significa attuare questo nuovo metedo, che si ripeterà nel tempo ?

“Il Festival rientra nei programmi del nuovo corso che abbiamo scelto di seguire come Federazione – afferma ALESSANDRO BOTTINO, Tecnico Regionale FIR Liguria – consiste nel concedere a tutti i ragazzi la giusta opportunità del divertimento, senza vivere la pressione del risultato finale. Il risultato rimane importante, ma deve essere conseguenza del divertimento che loro avranno durante questi eventi. Nessun ragazzo passerà sotto la forca caudina della selezione, ed il percorso pertanto è aperto a tutti i ragazzi di buona volontà. “

In pratica tutti i giovani della categoria interessata, vale a dire in questo caso l’Under 14, potranno così parteciparvi liberamente.

“Che siano piu’ bravi o meno a noi tecnici non interessa – replica BOTTINO – ci interessa invece che abbiano voglia di prendere parte ai raduni di Area, a queste manifestazioni. Il primo Festival lo abbiamo organizzato a suo tempo allo stadio Carlini di Genova, ed ha avuto un buon riscontro di partecipazione come questo di Recco, e questo è il preludio di una seconda fase, che ci vedrà coinvolti in un livello interregionale dove porteremo tutti i ragazzi che abbiano voglia di parteciparvi. Li porteremo a Parma, saranno impegnati al sabato pomeriggio con un allenamento insieme a ragazzi di altre regioni, la mattina dopo faranno le partite con questo criterio e sempre nell’ottica del divertimento, solo per il piacere di giocare, e sara’ un’esperienza successiva e formativa per questi gruppi di ragazzi.”

Fondamentalmente cosa prevedi che questi ragazzi da simili appuntamenti possano imparare, escludendo una partecipazione finalizzata unicamente al risultato finale?

“ Possono imparare a praticare uno sport per il solo motivo per il piacere di farlo. In passato le iniziative federali sono state tacciate di iniziative indirizzate all’agonismo precoce, e tutto questo era sbagliato. Questi appuntamenti vogliono significare semplicemente il trascorrere una giornata di rugby, giocare e divertirsi, conoscendo altri ragazzi, trascorrere una bella giornata. Molti di questi giovani sono alla prima esperienza personale – dice il tecnico nativo di Genova/Sampierdarena – in merito a questo corso, giocando tutti insieme senza assillo del risultato diventa fondamentale. Il fatto interessante a mio parere è che giocando tutti insieme, ma mischiati fra varie provenienze regionali, è molto costruttivo saggiare l’applicazione fondamentale ed i principi del rugby. L’avanzamento, il sostegno, presenti in tutti i club, i ragazzi si trovano dentro i principi di questo sport, e tutto ciò rappresenta l’inizio di una positiva formazione.”