Tra dieci giorni avrà luogo la seconda sfida della neonata franchigia femminile del Benetton Rugby. Domenica 11 febbraio (ore 14) le biancoverdi giocheranno a Monigo contro le spagnole delle Iberians Valencia. A proiettarsi verso la prossima partita è la trequarti Beatrice Capomaggi.

Beatrice, innanzitutto che valore dai a queste prime partite del nuovo progetto tecnico avviato dalla Federazione?
“Si tratta di un progetto per far crescere le giovani ragazze appena entrate in una ottica nazionale under 20 o seniores. Dopo la prima partita giocata a Barcellona, ho notato come alcune giocatrici non fossero ancora abituate a disputare partite di alto livello e siano state sorprese dal livello della prima partita. Sicuramente sono dei test utili, importanti per far crescere le giovani giocatrici e per far continuare a sviluppare alcune potenzialità delle ragazze nella fascia tra l under 20 e la categoria seniores. Un modo per far capire a tutte le giocatrici il livello del rugby internazionale”.

Come è andato il primo confronto in Spagna contro le Iberians Sitges?
“Le squadre spagnole sono sempre molto aggressive a livello di rugby. Sono partite che permettono a tante ragazze di compiere quello step intermedio tra il rugby del campionato domestico e il rugby che si respira a livello internazionale. La franchigia femminile aiuta a sentire sulla propria pelle come è il livello internazionale e fa esaltare delle sfaccettature di alcune ragazze che in allenamento e nelle partite giocate nei club non si vedrebbero”.

Che partita ti aspetti contro le Iberians Valencia?
“Mi aspetto una partita simile rispetto a quella di Barcellona, perché le giocatrici spagnole tendono a metterci in difficoltà come succede anche in nazionale. Saranno tanto aggressive, sappiamo che, come noi abbiamo studiato loro, anche loro hanno studiato noi. A livello fisico e atletico sono molto competitive, poi a livello di gioco magari hanno conservato qualcosa per la partita contro di noi”.

Che effetto ti farà giocare a Monigo?
“Sarà la mia prima volta ed è qualcosa di molto suggestivo. Giocare in casa è un onore e farà sicuramente effetto. Sperò che ciò darà un valore aggiunto alla nostra prestazione”.