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Nella terza giornata del XXV World Rugby Classic, il torneo over 33 che si disputa alle Bermuda in questi giorni, il Sudafrica di Percy Montgomery e Bobby Skinstad ha battuto l’Argentina di Marcelo Bosch per 17 a 7. Gli Springboks hanno dominato la partita caratterizzata da una forte pioggia nel primo tempo che ha impedito ai sudamericani, campioni in carica, di spostare il gioco all’aperto. Ne ha approfittato dunque il Sudafrica che, nei 40 minuti iniziali, ha messo in luce le arcinote qualità fisiche e di impatto. A nulla sono valsi gli sforzi argentini del secondo tempo di recuperare i punti tramite la magica regia di Leandro Lobrauco.

Per quanto riguarda lo spiacevole episodio relativo al pilone sudafricano Kempson, i Classic Xv sono stati avvisati da personale dello staff che l’IRB ha negato ogni addebito nei confronti del pilone, non ritenendo affatto, dopo la visione del video, che vi fossero responsabilità da parte dell’ex Springbok nei confronti delle lesioni alla schiena dell’americano Leif Gibson. Il 37 volte Springboks potrà quindi disputare sabato prossimo la finale contro la vincente tra Australia e Classic Lions, dopo essere volutamente rimasto fuori campo oggi. Rumours sostengono che il chirurgo che ha visitato il giocatore americano abbia ritenuto pregresse le lesioni: positivo, in ogni caso, che la federazione sudafricana e l’IRB si siano subito mosse per un’analisi del caso e che questo abbia scagionato il sudafricano Kempsen

Nella partita precedente, la Francia ha battuto gli USA col punteggio di 14 a 0 in una partita caratterizzata da un acquazzone pesante che ha spinto i tifosi a rrifugiarsi nelle tende gazebo e sotto le postazione tv. Da segnalare la buona partita di E’mile Ntamack.

In attesa del match contro il Canada, che si terrà domani alle ore 19.15 locali (00.15 in Italia), i Classic Xv sono stati invitati oggi, nel corso delle celebrazioni per i 350 anni di fondazione del Warwick College, a disputare una partita di calcio e due tiri a canestro contro gli studenti del college costruito nel 1662. Un plastico Giuseppe Balasso, ex Prato Rugby, in porta non è bastato per impedire il tiro a rete dei locali che ha portato il risultato sull’1 a 1.

Domani mattina, dalle 15 ore italiane, il programma prevede una sessione fotografica con il kit sportivo e materiale “da passeggio”, una seduta di risveglio muscolare, il pranzo al ristorante italiano FLYING FISH, la consegna delle maglie e, alle 19.15, la partita contro il Canada.