Si è svolta al campo del Terni Rugby di Via del Cardellino la cerimonia di premiazione degli atleti ternani dell’Asd Tuttingioco Libertas che hanno partecipato agli Smart Games 2020. L’evento svolto dal 10 al 31 maggio su iniziativa di Special Olympics Italia dedicato agli disabilità intellettiva. Il motto era ‘Everywhere we play’ (Giochiamo ovunque) e l’obiettivo era realizzare un evento assolutamente nuovo, che facesse del lockdown un’occasione per crescere insieme.

Premiati gli atleti ed i partner che hanno preso parte alle discipline di salto in lungo, lancio del peso, basket e rugby: Luca Di Patrizi, Emma Giovannelli, Matteo Proietti, Valentina Pettinacci, Giacomo Lavecchia, ed i partner Martina Fabi e Angelica Sabbani. Presenti il presidente de Terni Rugby Fabrizio Campana, il presidente dell’Asd Tuttingioco Libertas Luca Laurenti, il direttore Special Olympics Umbria Fabio Casali, il vicedirettore Special Olympics Italia Federico Vicentini e l’assessore allo sport del Comune di Terni Elena Proietti. Per l’Umbria sono stati 6 i team coinvolti per un totale di 90 atleti e partner.

I Draghi del Terni Rugby avevano sostenuto i ragazzi di Tuttingioco durante il lockdown e non appena possibile hanno aperto le porte del campo di via del Cardellino per consentire le attività all’aria aperta nel rispetto delle norme di sicurezza. Per il presidente del Terni Rugby, Fabrizio Campana: “Un piacevole momento di condisione dei risultati e dell’impegno che i ragazzi e genitori hanno avuto durante il periodo di lockdown. Il direttore regionale Fabio Casali ed i ragazzi ci hanno raccontato quanto si sono impegnati e sono rimasti concentrati per il loro evento competitivo. Siamo felicissimi della collaborazione che è iniziata con il Terni Rugby. I nostri spazi sono a loro disposizione e ci auguriamo che vengano a frequentare il campo sempre più numerosi”.

Il direttore Special Olympics della regione Umbria Fabio Casali ha ringraziato per l’accoglienza il Terni Rugby: “Veramente eccezionale sotto punti i punti di vista. Ci avevano aperto le porte già prima del lockdownd, durante gli Smart Games hanno fatto dei video per incoraggiarci e poi sono stati i primi ad accoglierci sul loro campo per permetterci di riprendere lattività sportiva seguendo tutte le norme di sicurezza. Non sarebbe stato facile per noi senza di loro, una bellissimo legame quello che si sta creando tra i nostri ragazzi e quelli del rugby”. E poi ha sottolineato il ruolo decisivo che le famiglie hanno avuto nella realizzazione delle attività sportive in casa durante il periodo di lockdown: “Un’esperienza nata dall’esigenza di finalizzare con giochi veri e propri i collegamenti fatti a distanza durante il lockdown. Le famiglie hanno saputo gestire un momento molto complicato. Un momento di incontro e motivazione, un bel segnale da raccontare”.