La prestagione è terminata, domenica 20 novembre è il giorno di inaugurazione del campionato di Eccellenza Femminile. Le rinnovate Benetton Rugby Red Panthers sono ai nastri di partenza, pronte per iniziare il proprio cammino stagionale in trasferta a Roma, contro l’Unione Rugby Capitolina. Federico Zani, nuovo allenatore della selezione femminile biancoverde, presenta l’imminente prima giornata:

Federico, come è andata la pre-season?
“E’ andata bene. E’ stata molto lunga, dato che abbiamo iniziato il 4 luglio in piena estate. E’ un gruppo nuovo, soprattutto per noi allenatori che abbiamo preso in mano questo nuovo progetto. Abbiamo voluto fin da subito creare amalgama e piano piano ci stiamo riuscendo. Il gruppo è forte, sta lavorando bene e quindi siamo contenti e fiduciosi”.

Il campionato parte in trasferta contro Unione Rugby Capitolina. Che partita sarà?
“Finalmente si inizia. Le ragazze hanno voglia di giocare, di confrontarsi per vedere quanto sono cresciute. La Capitolina è un avversario forte e di livello, l’anno scorso ha fatto la semifinale di campionato e si è giocata la finale contro Villorba. Prediligono un gioco diretto, con il pacchetto degli avanti e sarà una partita fisica. Ci aspettiamo di riuscire a fermarli con il pack, non dando loro il pallino della partita, per sfruttare poi le nostre qualità di velocità e gioco alla mano”.

Quali sono gli obiettivi della nuova stagione delle Benetton Rugby Red Panthers?
“Come prima stagione insieme in questo nuovo progetto, l’obiettivo è quello di creare un gruppo solido, ricreando la voglia di tornare a far parte di una società storica come le Red Panthers. E’ ciò su cui abbiamo lavorato principalmente, anche facendo capire l’importanza di vestire una maglia gloriosa. Poi desideriamo ritornare a manifestare una filosofia di gioco, ritrovando le strutture in campo.  Non ci siamo posti chissà quali obiettivi a livello di risultato, ma vorremmo giocarcela contro le tutte squadre. Siamo convinti che piano piano col lavoro i risultati arriveranno”.

Giochi in prima squadra col Benetton Rugby e ora ti approcci pure a una nuova esperienza da allenatore. Come vivi questa avventura personale?
“In primis ringrazio la società che mi ha dato questa possibilità, per noi giocatori di rugby è anche motivo di maturazione poter allenare. Perché ti confronti con realtà che vivi quotidianamente sull’altro fronte, da giocatore. Personalmente essere allenatore mi farà crescere, mi stimola e mi dà la possibilità di continuare a maturare. L’obiettivo futuro per me è quello di poter rimanere nell’ambiente, io darò il massimo per aiutare la società a raggiungere gli obiettivi”.