Catania– Con un’emozionante cerimonia di consegna, la Federazione Italiana Rugby ed il Comune di Catania hanno nella tarda mattinata di oggi riconsegnato ai Briganti di Librino – Club simbolo della resilienza popolare al degrado e ai fenomeni delinquenziali – il loro impianto da gioco, un gioiello ora perfettamente funzionale alle esigenze di una società e di un territorio da lungo tempo alle prese con importanti problematiche legate all’offerta rugbistica.

A rappresentare la FIR, il Presidente Marzio Innocenti, affiancato dal Presidente del Comitato Regionale Siciliano, Gianni Saraceno: con loro, a far gli onori di casa, l’Assessore allo Sport e alle Politiche Comunitarie Sergio Parisi, il presidente dei Briganti Mirko Saraceno, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Castiglione, il delegato Coni provinciale di Catania Enzo Falzone, il presidente dell’Amatori Rugby Catania Riccardo Stazzone ed una folta rappresentanza di tesserati del Club con base al San Teodoro.

Un’attesa lunga tre anni, che grazie all’intenso lavoro di squadra tra la nuova governance della Federazione e l’Amministrazione comunale ha scongiurato il rischio di veder sfumare il contributo europeo, fondamentale per la realizzazione del progetto, per scadenza dei termini.

Oggi è un giorno bellissimo, come bellissimo è ora il nuovo San Teodoro”, le parole rivolte alla stampa e ai presenti dal presidente federale Marzio Innocenti a margine della cerimonia. “Solo ad aprile scorso questo terreno era argilla, ed il rischio di perdere questa opportunità così importante per una città di rugby vera come Catania era altissimo. Il risultato che stiamo celebrando è frutto di una collaborazione stretta che ha visto Amministrazione cittadina e Federazione lavorare fianco a fianco in un’operazione molto complessa, per la quale ringrazio ufficialmente e di cuore tutto il personale FIR – Architetto Figuretti in primis – che vi si è impegnato senza sosta”.

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Il rugby catanese ora dispone di un impianto di alto livello, che il presidente de I Briganti, l’amico Mirko Saraceno, ha promesso di condividere con le altre società dell’area, visto che un manto come questo, di ultimissima generazione, non teme l’usura”, ha proseguito Innocenti. “È un momento davvero importante, per questo quartiere, che ritrova un presidio fondamentale per i suoi giovani e le sue famiglie, per la città di Catania, che tante pagine fondamentali ha scritto del rugby italiano, e per tutto il movimento siciliano: da qui e da questa inaugurazione sono convinto che nasceranno molte altre cose belle”.

La comunità di Librino e i suoi Briganti, dopo anni di battaglie e di attivismo, rientrano oggi in possesso della loro casa”, ha fatto eco il Presidente del CR Sicilia, Gianni Saraceno: “Qui torneranno finalmente ad esser vivi i tanti progetti sportivi e sociali che hanno caratterizzato l’attività di questo Club fin dalla sua nascita, facendone un simbolo di resilienza in un quartiere complicato. Sono convinto che con oggi sia partita una nuova primavera del rugby siciliano”.

In chiusura le considerazioni dell’Assessore Sergio Parisi, uno dei principali artefici dell’esito positivo del progetto: “L’Amministrazione sta facendo molto per l’impiantistica sportiva della città, come testimoniato dagli interventi per le strutture dedicate all’hockey a Nizzeti, al calcio a Nesima, all’atletica leggera a Picanello, e poi ancora al rugby presso lo stadio Paolone. La presenza del Presidente Innocenti qui oggi suggella un percorso complicato ma entusiasmante fatto assieme, denotando una sensibilità ed un’attenzione non scontata nei confronti di una realtà come quella de I Briganti e della loro dedizione ad un valore fondamentale, qui più che altrove, come quello dell’inclusione sociale”.