La nostra proposta al riguardo è strettamente legata al cambio di strategia generale che PALC adotterà per invertire la rotta.

Due le parole d’ordine: Accelerazione e Identità.

La prima per tentare il recupero del grave ritardo accumulato dal rugby italiano rispetto al resto dei nostri competitors.

La seconda per rimettere in moto quel meccanismo, forse l’unico, capace di rivitalizzare il movimento in tutte le sue parti. 

club devono tornare ad essere i protagonisti della formazione e la Federazione dovrà essere un supporto continuo, non è ammissibile che chi ha le funzioni di coordinamento tecnico non si veda mai nei club, questa cosa deve cambiare.

La nostra idea è che ci debba essere una squadra di tecnici federali che sia in continuo sostegno ai programmi dei club portando il focus sugli obiettivi generali che sono della Federazione ma che devono diventare anche quelli del movimento di base. 

La formazione dei tecnici nei club diventa vitale.

Non più 4 centri di formazione U18 e un’accademia U20 ma un unico centro di alto rendimento U19 con all’interno figure di altissima professionalità e competenza, inoltre 2 squadre U23 dette “Development” agganciate alle due franchigie per creare quel circolo virtuoso che porti alla formazione di giocatori realmente destinati all’alto livello.