Questa domenica la squadra Seniores della ASD Rugby Corato è scesa in campo per la gara valida per la quarta giornata del Campionato di Serie C girone 2 “Puglia-Basilicata-Calabria”. Sotto una pioggia autunnale, Corato-Draghi BAT si è giocata sul campo della ‘Polisportiva “Ponte Lama” ‘ a Trani, dato il persistere dell’esilio sportivo lontano da Corato cui sono condannate le squadre del rugby coratino. Alla vigilia coach Roberto Strippoli doveva fare i conti con le concomitanti assenze dei due mediani titolari G. Mazzilli e E. Marchese e del primo centro S. Perrone. Privo della cerniera 9-10-12, da buon falegname Strippoli ha dovuto fare con la legna a disposizione: una formazione iniziale imbottita di giocatori di mischia anche in ruoli della trequarti, con Claudio Strippoli a centro e Angelo Ambregna all’ala, mentre per larghi tratti dell’incontro tra i primi cinque uomini di mischia hanno trovato spazio altrettanti piloni. Per il Corato il piano di gioco era forzato quanto semplice: cercare di sfruttare la fisicità messa dall’inizio, cercando l’avanzamento a suon di impatti. Per i primi 35 minuti di gara il piano ha funzionato: i coratini sono risultati avanzanti ed hanno guadagnato possesso e territorio. La formazione ospite costretta a difendere indietreggiando ha concesso alcune infrazioni, soprattutto per fuorigioco della linea difensiva. A differenza della gara precedente, nel primo tempo il piazzatore coratino Cataldo Piccolomo migliorava l’efficacia dalla piazzola e centrava i pali in 4 delle 5 occasioni, lasciando per strada solo 3 dei punti alla sua portata. La meta di Claudio Strippoli chiudeva il primo tempo sul 16-0 per un Corato sin li coeso e silenzioso. L’intervallo ha dato una scossa alla squadra di ospite: il tranese Domenico Fabiano saliva in cattedra e con leadership cominciava a mettere i suoi in avanzamento, sia dando ordine, sia usando il piede testando l’estremo coratino Marco Gadaleta e l’ala Ambregna. Come nei cinque minuti finali del primo tempo, anche nel secondo la partita era diventata spezzettata. Questa volta era il Corato ad essere sanzionato da 8 infrazioni di fila. Al 50’ c’è stato un momento significativo della difficoltà biancoverdi: il Corato passava dall’introdurre per una mischia ordinata a cinque metri dalla linea di meta avversaria, ad una rimessa laterale in mano agli avversari a pochi metri dalla propria linea di meta. Altre tre infrazioni consecutive avevano permesso agli avversari di risalire l’intero campo nel giro di due minuti. Pur non essendo più avanzante come nella prima frazione, il Corato teneva botta rispondendo alla meta ospite di Domenico Battaglia con una punizione di Piccolomo per il parziale 19-7, guadagnato sulla prima infrazione ospite dopo le undici consecutive dei coratini. Giungeva il momento clou della gara: il pilone ruvese Michele Lamura, da più voci era ripetutamente indicato per presunti falli in mischia ordinata (legature, asse di spinta, crollo, ostacolo al dirimpettaio, antigioco) e, dopo le ripetute segnalazioni, veniva osservato dal direttore di gara. Gli ospiti avevano l’introduzione in una mischia ordinata vicino la linea di meta con la concreta possibilità di riaprire la gara. A differenza di alcuni suoi compagni di squadra e come andrebbe sempre giocato questo sport, nel totale silenzio il pilone ruvese rispondeva in maniera esemplare: la mischia ordinata coratina faceva indietreggiare quella ospite, recuperando la palla. Non finiva li, perché il mediano coratino V. Lupo, smarcato dal dirimpettaio finito dietro la sua mischia indietreggiante, recuperava la palla e si involava a campo aperto vincendo la gara di velocità con la intera tre-quarti ospite. La meta marcata tra i pali pareva segnare la contesa sul 26-7. In generale, il video della azione pare evidenziare: sia le potenzialità della formazione coratina quando non si fa trascinare in una gara di proteste e rugby parlato, in cui ha solo da perdere, sia cosa potrebbe diventare questa squadra nel tempo. Gli ospiti riprendevano ad attaccare, il Corato commetteva nuove infrazioni: arrivo in ritardo sul corridoio di touch, mediano che cambiava all’ultimo il lato di introduzione, touch lanciate storte, fuorigioco dei giocatori di mischia uscendo dal corridoio di touch. Negli ultimi 8 minuti di gara gli ospiti si vedevano assegnare una meta tecnica dopo una maul “duratura” e, successivamente, marcavano in ripartenza veloce dopo l’ennesimo fallo coratino. La meta di Domenico Fabiano, il migliore dei suoi, portava il punteggio sul 26-21 per il Corato e dava alla sua squadra un bonus difensivo più che meritato, per quello che si è visto nel secondo tempo gli ospiti hanno dimostrato maggiore esperienza e concretezza, doti da cui i coratini dovrebbero prendere spunto. Il Corato conquistava la seconda vittoria in quattro partite disputate, una vittoria che fa morale e fa riflettere: per un secondo tempo in cui per evidenti demeriti coratini la contesa è passata su un tipo di gioco poco congeniale ai padroni di casa, per la giustificata impressione che se la gara fosse durata qualche minuto in più avrebbe potuto essere compromessa del tutto, sullo spartito delle 2 gare dell’anno scorso. Ora il campionato farà sosta per una domenica, per poi tornare il 2 Dicembre con la trasferta di Taranto. Formazione Rugby Corato: 1. Strippoli M., 2. Conca V. (17. Bucci C.), 3. Lamura M., 4. Caldarola F., 5. Calviello D., 6. Kembire K. (16. Mascoli E.), 7. Pisicchio A. (vice-capitano), 8. Campanale F. (18. Arsale J.B.), 9. Lupo V. (19. Strippoli R.), 10. Piccolomo Cataldo (capitano), 11. Lupo M., 12. Strippoli C., 13. Stringari G., 14. Ambregna A. (20. Farucci V.G.), 15. Gadaleta. All.: Strippoli Roberto.