“Una sfida difficile, una montagna da scalare per 160 minuti”.
Non usa mezzi termini, il direttore tecnico della Senior Maschile del Ragusa Rugby, Angelo Iozzia, per presentare la sfida in programma domenica, nello stadio di via Forlanini, valida come prima per i play-off verso la promozione in Serie B, contro le Tigri di Bari.
“La partita di domenica è un occasione trovata, e guadagnata, per giocare nuovamente tra le mura amiche del nostro campo. L’ultima partita risale a febbraio – prosegue Iozzia – e fino alla settimana scorsa rischiava di essere anche l’ultima”.
Del resto, come sottolinea lo stesso Iozzia, che insieme a Massimo Cannata ha curato la preparazione dei ragazzi, “le Tigri Bari, sono una squadra strutturata e costruita per il salto di categoria, nessuno ne fa mistero e per noi sarà un onore poter affrontare un avversario di questo calibro”.
“Come sempre -prosegue il direttore tecnico del Ragusa Rugby – noi faremo di tutto per farci trovare pronti, sfruttando l’entusiamo dei nostri giovani. Giunti quasi alla fine di questa stagione, voglio dedicare un pensiero particolare a tutti i tecnici del Ragusa Rugby che negli anni sono stati impegnati nel settore giovanile, se oggi possiamo considerarci una delle squadre con l’età media più bassa di tutto il Sud iIalia, gran parte del merito va ai tecnici che negli anni si sono susseguiti nelle fila del club. Persone competenti e appassionate che hanno contributo alla crescita di un vivaio florido che è riuscito a togliersi anche diverse soddisfazioni. I giovani stanno diventando adulti – aggiunge ancora Iozzia – e giocano con merito in prima squadra.
“Sappiamo che purtroppo Ragusa, per motivi esterni e non controllabili dal club, ogni anno deve salutare tanti ragazzi che partono per le università o che si spostano per motivi lavorativi. Noi speriamo sempre di riuscire a lasciare un ottimo ricordo in questi ragazzi ed in parte, aver contribuito alla lora crescita umana e sportiva, nella speranza che possano tornare nuovamente a Ragusa sia come giocatori che come membri attivi del club.
Nel frattempo il nostro lavoro sui giovanissimi continua – conclude il direttore tecnico del Ragusa Rugby – e siamo già focalizzati sulla programmazione della prossima stagione”.