I meravigliosi spazi dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia hanno ospitato nella tarda mattinata di oggi, giovedì 31 agosto, la presentazione del docufilm “Rugbisti si diventa” realizzato da The Skill Group in collaborazione con l’area “Promozione e Partecipazione” della Federazione Italiana Rugby.

L’iniziativa, che ha visto la Regione Veneto nel ruolo di padrone di casa, si inserisce nell’ambito delle attività di comunicazione dedicate alla promozione del Gioco attraverso canali differenti da quelli più tradizionalmente presidiati, rappresentando una prima volta assoluta per la palla ovale alla Mostra ed innestandosi nel clima di crescente interesse determinato dall’imminente Coppa del Mondo Maschile e dallo straordinario quarto di finale iridato conquistato dalla Nazionale Femminile nel 2021, poi seguito da altre importanti affermazioni.

La delegazione era composta da Sandro Trevisan, presidente del CR Veneto, Francesco Grosso, Responsabile FIR Promozione & Partecipazione, Aura Muzzo, atleta della Nazionale Femminile, Mauro Bergamasco, ex Azzurro, Elisa Facchini, ex Azzurra e Responsabile Sviluppo Femminile Benetton Rugby. 

Onori di casa a cura di Cristiano Corazzari, Assessore allo Sport della Regione Veneto, e di Andrea Tomaello, vice-Sindaco e Assessore allo Sport del Comune di Venezia.

Leda, 8 anni di Bari, Tobia e Carlo, 9 anni rispettivamente di Roma e Padova, Martina 11 di Treviso e i coetanei gemelli Sebastian e Leonardo di Modena sono i protagonisti di questo piccolo film che racconta le aspirazioni legate alla loro avventura nel rugby, in uno sguardo incantato proiettato sul sogno di vestire un giorno la maglia Azzurra.

Gli stessi sogni vissuti alcuni anni fa anche dai 33 ragazzi che il commissario tecnico Kieran Crowley ha convocato per la Rugby World Cup “France 2023”: “Rugbisti si diventa – spiega Lorenzo Munegato di The Skill Group, che con Simone Massaccesi e Alberto Pezzella ha curato regia e soggetto del docufilm in collaborazione con FIR – nasce proprio dalla volontà di far conoscere ad una platea più vasta questo bellissimo sport. Abbiamo pensato che la cosa migliore da fare fosse raccontarlo attraverso le parole, i gesti e le emozioni delle ragazze e dei ragazzi che lo praticano, coprendo un po’ tutto il Paese. Siamo rimasti sorpresi dallo spirito con cui i protagonisti hanno parlato della loro passione, anche se qualcuno di loro ha cominciato a giocare solo da pochi mesi è chiaro come in realtà il rugby gli sia già entrato nel sangue. I legami che riesce a creare sono incredibili, e testimoniarlo nel contesto della Mostra del Cinema ci sembrava tanto bello quanto doveroso”.

Siamo stati accolti con calore e spontaneità in tutte le Club House dove siamo stati a girare – aggiunge Munegato – i bambini e le bambine ci hanno fatto conoscere il cosiddetto Terzo Tempo e poi abbiamo potuto vivere con loro i tornei giovanili e la passione che mettono in campoDal mingherlino al ragazzino più grosso, dal più timido allo spavaldo ognuno in questo sport alla fine riesce a ritagliarsi un ruolo importante. E in tutto questo le centinaia di educatori – si chiamano così, non allenatori ma educatori – che spesso con spirito di volontariato operano sui territori, svolgono un ruolo cruciale, dando vita ad una vera e propria comunità”. 

 “È importante far conoscere a quante più famiglie possibile quello che la nostra disciplina può offrire dal punto di vista sportivo ed educativo – afferma Francesco Grosso, responsabile di Promozione e Partecipazione di Fir – bambine e bambini possono provare non solo il nostro sport, ma un’esperienza vera e propria da rugbisti, immergendosi nell’ambiente e nell’atmosfera che, come è noto, vede nel campo da gioco solo una parte di un qualcosa di molto più ampio e profondo”.

Proprio con questo obiettivo a settembre Fir lancia il “Mese del Rugby”. In concomitanza con i Mondiali, il progetto si propone di mettere in rete le numerosissime attività promozionali organizzate dai club strutturandole come una vera festa di accoglienza “ovale” aperta a bambine e bambini, ragazze e ragazzi (principalmente in fascia d’età 5-14 anni) dal nord al sud del Paese, consolidando la collaborazione tra Federazione, territorio e società affiliate.

L’obiettivo, in linea con quanto costruito negli ultimi anni, rimane sempre quello di ampliare il vivaio di giovani rugbiste e rugbisti praticanti, coinvolgendoli in un’esperienza di squadra vissuta tra campo da gioco, spogliatoi e club house.

Il docufilm “Rugbisti si diventa” sarà disponibile a breve sul canale Youtube della Federazione Italiana Rugby.