Domenica 27 Ottobre 2019, Serie A Nazionale, Girone B, Giornata 2
Dopla Casale – Verona Rugby 0 – 29 (0-15)

Marcatori: 1T 3’ m. Mortali t. Mortali (0-7), 20” p. Mortali (0-10), m. Lupini (0-15); 2T 58’ m.
Soffiato t. Mortali (0-22), 67’ m. Gentili t. Mortali (0-29)

Dopla Casale: Zorzi, Gallimberti, Spreafichi, Mezzaroba, Ceccato, Pizzinato, Meneghello (71’
Vettorello), Ardila Ayala J. (47’ Lila), Secolo, Abram, Chitoraaga, Marafatto (59’ Lubiato), Coletti
(47’ Cason), Bottazzo (62’ Cavallini), Conte (58’ Mainente). A disp.: Zanella, Ardila Ayala M. . All.
Giusti

Verona Rugby: Cruciani, Geronazzo, Ambrosi (56’ Gentili), Lupini (62’ Bonafe’), Buondonno,
Mortali, Soffiato, Riccioli, Rossi (69’ Bertucco), Spinelli (74’ Semprebon), Pauletti (51’ Paghera),
Ponzi, Longwell (71’ Girelli), Silvestri (cap) (59’-61’ Bertucco), Ferrari (59’ Fioravanzo). A disp.
Quintieri All. Ansell

Arbitro: Clara Munarini (Pr)
Note: giornata soleggiata, terreno in perfette condizioni. Spettatori 300.
Calci: Mortali (Vr) 4/6. Man of the match: Mortali (Verona)
Esordio in Serie A per Nicolò Semprebon del Verona
Punti classifica: Casale 0 – Verona 5

I cinque punti infilati nel salvadanaio della classifica antracite con la trasferta di Casale sul Sile
hanno lo stesso peso fisico di quelli guadagnati all’esordio con il Petrarca, ma un peso specifico e
facce diverse ad accompagnarli. Se il secondo tempo e l’indisciplina di domenica scorsa avevano
rabbuiato i visi e appesantito di un retrogusto amaro il successo sui giovani tuttineri padovani, la
prova corsara di ieri in terra trevigiana ha regalato volti più distesi e sorrisi più aperti alla famiglia
antracite. Merito di una prova più costante e convincente, giocata praticamente per tutto il tempo
nella metà campo biancorossa e caratterizzata dalla frequente qualità di accelerazione e capacità
di variazione di ritmo dell’attacco scaligero.
“Siamo più contenti rispetto al primo match – afferma coach Ansell al termine della gara -,
abbiamo avuto più continuità e, soprattutto, siamo nettamente migliorati sul piano della
disciplina”.
Non va dimenticato inoltre che Verona ha giocato ancora senza D’Agostino, Riedo, Salvetti e
Quintieri (rimasto ai box in panchina per un risentimento muscolare) e con tanti giovani in campo,
offrendo comunque una prova di compattezza e continuità.
Miglioramenti e sorrisi, allora, sì, ed è giusto evidenziarli, ma – in un’ottica di crescita – sull’altro
piatto della bilancia qualche ombra rimane e ampi appaiono i margini di miglioramento. Perché
passare pressoché 80 minuti nella metà campo avversaria e almeno una mezz’ora buona in zona
rossa e portare a casa solo quattro mete, al di là dei meriti di un avversario orgoglioso e ben
disposto in campo, qualche interrogativo sull’ancora limitata concretezza antracite lo apre.
Particolarmente pensando a futuri confronti con avversari più esperti e forti di Casale.
“La rimessa laterale – commenta Ansell – ha avuto grossi problemi e spesso ci siamo troppo
intestarditi a martellare attorno al pack, dove loro erano più organizzati e tenaci. Dobbiamo
lavorare ancora molto ed essere più lucidi nelle nostre scelte. Mantenendo lo stesso spirito e la
stessa voglia di far bene che ci sta caratterizzando. Un plauso, infine, ai ragazzi del Casale, in grado
di coprire bene gli spazi e di difendere con orgoglio per tutto il match”.
La giuria di Casale ha scelto Michele Mortali come man of the match, chiamandolo al termine alla
premiazione in mezzo al campo per mano del presidente biancorosso Claudio Perazza. Un premio
certamente meritato per il mediano di apertura scaligero, autore di una meta e di 9 punti dalla
piazzola e sempre efficace nel gioco al piede.
“Abbiamo giocato 80 minuti lontano dai nostri 22” commenta il mediano di apertura “Abbiamo
saputo usare la testa nonostante alcune difficoltà. Il pack degli avanti è una parte centrale del
nostro gioco come si è visto in mischia chiusa che permette a noi trequarti di giocare palloni puliti e
correre negli spazi.”
Sul piano dei singoli, all’interno della buona prova generale, da sottolineare le prestazioni del
pilone Steven Longwell – un toro in chiusa e un ariete palla in mano in giro per il campo -, della
seconda linea Alessio Ponzi – sacrificio e slancio -, della terza Giampaolo Spinelli – autore di break
profondi -, del mediano Soffiato – metronomo efficace – e di Gino Lupini – una spina nel fianco
dei Caimani biancorossi – e Tommy Cruciani – una sicurezza sul gioco aereo e nei contrattacchi –
tra i backs. Da ricordare poi l’esordio in Serie A di Nicolò Semprebon, della Verona Rugby
Academy antracite, 17 anni compiuti ad agosto. Per lui l’emozione di un pugno di minuti giocati
con personalità sul palcoscenico della serie A.
Da rimarcare, infine, l’atmosfera e l’atteggiamento dello stadio di Casale. Accoglienza sorridente,
tendone con volontari come Club House, profumo di rugby semplice e cordiale, assenza di
polemiche in tribuna e un ringraziamento al Verona alla fine da parte della speaker ufficiale. Non da
poco.Ora due turni di fuoco per i ragazzi scaligeri. Domenica arriva al Payanini Center il Valsugana
e poi sarà la volta della trasferta a Treviso con la Tarvisium, capolista, con Verona, del girone