Analizzando gli ultimi venticinque anni di Rugby, periodo che deve essere percepito come unico parlando di sport moderno, è facilmente riscontrabile la forte tendenza alla spettacolarizzazione del gioco e all’innalzamento di regole da prevenzione infortuni da contatto. Entrambe queste nuove tendenze provengono da bisogni fondamentali dello sport: un incremento dei profitti economici e una salvaguardia dei propri atleti.

Essendo il Rugby uno sport in continua costante mutazione, se paragonato ad altre discipline storiche, deve essere ragionato come un attività senza un presente, ma solo con un passato e un futuro. Questo paradigma proviene dal fatto che la richiesta di massimizzazione degli introiti, derivi direttamente delle regole dettate da fini economico commerciali, strettamente legati alle piattaforme di diffusione.

Vien da sé che i massimi livelli dirigenziali, propongano incessante innovazione a livello regolamentare, comportando una continua analisi e sperimentazione empirica basata su risultati ed impressioni.

A Maggio 2023 si può affermare che:

Il Rugby Union è costantemente in ritardo di soluzioni tecniche e tattiche rispetto il codice League.

Il Rugby League influenza fortemente il Rugby Union, tendenza incrementata negli ultimi ottanta anni, in maniera superiore negli ultimi trenta.

Nei prossimi decenni per esigenze di marketing avverrà un cambio radicale nei meccanismi fondamentali di gioco, i quali stravolgeranno il Rugby Union. Questa tendenza, che può parere moderna a primo acchito, in realtà rispecchia le dinamiche centenarie dello sport a squadre.

Le fasi statiche, (mischia, rimessa laterale e maul), saranno gli elementi centrali della modernizzazione, poco alla volta verranno snaturati per permettere un espressione atletica più dinamica e intuitiva ai meno esperti, rendendo il gioco un prodotto più vendibile alle televisioni, guadagnando potere d’acquisto.

La disponibilità economica in ambito sportivo, per quanto legittimamente da molti possa essere accolta con accezione negativa, è il mezzo grazie il quale l’attività fisica in ogni ambito è evoluta in professionismo, solo il professionismo permette la ricerca continua della massima espressione.

Recentemente il Rugby Union ha adottato dal Rugby League la regola 40\20, convertendola in 22\50; l’intento è quello di creare incertezza nel pacchetto ali estremo, costringendo essi a presidiare con più attenzione le zone arretrate, aumentando gli spazi in mezzo al campo. Risultato: un efficacia maggiore dei portatori di palla nel vivo del gioco, esposti a meno difensori.

La ricerca assidua, della metodica salita difensiva, veloce e aggressiva, è una metodologia prettamente di origine tredicista, (Jones, 2018) dichiaratamente insegnata da ex giocatori League; quali Shaun Edwards ed Andy Farrel, rispettivamente allenatori della difesa di Francia e Irlanda Rugby Union.

Line goal drop off. Altra regola conseguente alla similirizzazione al Rugby tredici; in caso di situazione vantaggiosa in area di meta avversaria, i difensori calceranno in campo aperto dalla propria linea di meta, anziché organizzare una mischia sui 5 metri come svolto fino a recentemente.

Questa situazione evolverà naturalmente, proponendo anche a Rugby Union un “drop off” ogni qualvolta il difensore non riuscirà ad evadere dalla propria area di meta il pallone, questo per incoraggiare la proposta della finalizzazione assistita da calcio: (grabber, cross kick).

Un’altra area dove il Rugby a quindici ha enorme margine di miglioramento, è la “mini unit” prossima al ruck; essa verrà interpretata sempre con più competenza motoria in termini di agilità e tecnica; iniziando dalle terze linee per poi contaminare anche seconda e prima linea, tutti i giocatori miglioreranno la coordinazione oculo podalica per andare a forzare le posture difensive, guadagnando cosi opportunità di prendere decisioni in relazione alle scelte difensive, finalizzate poi tramite la gestualità manuale.

Per quanto si sia lontani dall’avere una letteratura scientifica che dimostri una relazione tra giocatori di mischia Union attuali ed abilità agili, empiricamente si è ampiamente notato che la riduzione di giocatori pesanti, porta in compromesso una espressione migliore in termini coordinativi.

La storia dello sport, afferma con sicurezza che questi canoni sono in grado di spettacolarizzare l’attività, vendere meglio il prodotto Rugby e prendere quindi il sopravento con il tempo, tramite un processo lento, graduale e inarrestabile.

Gioele Celerino, Maggio 2023