Vince chi ha più carburante. E quel carburante in più per la Guidi Impianti si chiama panchina, con il giovane diciassette Boccarossa su tutti. Se Pesaro riesce a vincere contro Livorno per 27-15 infatti molto del merito va a questo ragazzo che, forte della convocazione in nazionale per sabato prossimo, è uscito dalla panchina con grande convinzione cambiando ritmo alla gara e mettendo alla squadra quel turbo che era mancato in avvio.
La Guidi Impianti infatti è apparsa il solito diesel, lentissima a carburare tanto da subire la prima meta quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio. I giallorossi mancano la presa al volo sul calcio di inizio e il Livorno è lesto a raccogliere e andare in meta. L’arbitro Acciarri fatica ancora di più dei pesaresi ad entrare in gara e per la prima mezz’ora in campo regna una gran confusione. Nonostante il possesso della palla sia quasi solo pesarese ad allungare sono i livornesi con la seconda meta di Chiesa all’ala.
Pesaro resta tranquillo e riparte con calma. Prima dello scadere è la mischia, in cui Shaho sostituisce al meglio un acciaccato Sperandio, a fare la voce grossa e ad accorciare con la meta dell’infaticabile Sanchioni. Si vede che la Guidi Impianti può fare suo il match, ma deve cambiare marcia. Un cambio di marcia che avviene ad inizio secondo tempo quando Boccarossa fa il suo ingresso in campo. Al 4′ della ripresa il pilone Barbato recupera un bel pallone, avanza e serve il giovane mediano che sprinta sull’out di sinistra prima di servire Martinelli per la meta. E’ sorpasso pesarese per 13-12, ma Livorno risponde subito con un calcio piazzato di Brancoli. Non è giornata per il piede dei pesaresi che però sfruttano al meglio la mischia per ripartire con i trequarti. E’ così che al 15′ è l’apertura Mattia Martinelli a trovare il buco giusto fra le maglie della difesa livornese e a schiacciare in meta. Al 26′ azione fotocopia non fosse che a infilzare i toscani è lo stesso Boccarossa. Per il resto una gara ben gestita dai pesaresi con un panchina che si è dimostrata nettamente superiore a quella livornese. “Il valore della nostra panchina non si discute – a fine gara il tecnico Daniel Insaurralde – Sono giocatori di valore e mi ha permesso di cambiare la gara in corsa. Direi che al di là dell’approccio sbagliato ancora una volta, abbiamo fatto vedere che siamo una delle squadre di questo campionato da battere”. Una Guidi Impianti terza in classifica che è a un solo punto dal Piacenza secondo in classifica. E domenica in terra emiliana ci sarà lo scontro diretto.

GUIDI IMPIANTI PESARO RUGBY – LIVORNO RUGBY 27-15
PESARO RUGBY: Martinelli Marco, Antinori, Sabanovic, Rea (36′ st Jaohuari), Panzieri, Martinelli Mattia, Tarini (2′ st Boccarossa), Giunti, Sanchioni, Sperandio (25′ pt Shaho), Battisti, Nucci (34′ st Minardi), Barbato, Galdelli (5′ st Pizzutti), Santini (20′ st Casoli) All. Insaurralde A disp. Cardellini
LIVORNO RUGBY: Chiesa, Righetti (34′ De Vincentis), Biagiotti, Rispoli, Arimondi, Milianti, Brancoli, Cortesi, Falcone, Bonavia, Peluso, Favati, Bufalini (12′ st Ciapparelli), Pracchia (12′ st Sovaglia), Lunardi ( 27′ st Vullo) All. Sacca Marceddu, Carrani, Paperini
Arb. Acciari (Perugia
Marcatori: 1′ m. Chiesa, tr. Brancoli, 33′ cp Martinelli Marco, 34′ m. Chiesa, 40′ m. Sanchioni, 4′ st m. Martinelli Marco, 8′ st cp Brancoli, 15′ st m. Mattia Martinelli tr Mattia Martinelli, 26′ st m. Boccarossa tr. Mattia Martinelli
Andamento punteggio: 7-0, 7-3, 12-3, 13-13, 13-15, 27-15
Note: Gialli: Bufalini, Casoli Calci: Pesaro 3/7 (Martinelli Mar tr. 0/2 cp 1/2 Martinelli Mat tr. 2/2 cp 0/1) Livorno 2/3 (Brancoli tr. 1/2 cp 1/1)

Classifica:
Cus Perugia punti 29; Piacenza punti 26; Noceto e Pesaro punti 25;  Prato Sesto e  Unione Tirreno punti 17; Firenze punti 15;  Viterbo punti 10; Reno Bologna punti 6; Arezzo, Livorno e Cecina punti 5.

Matteo Diotalevi
addetto stampa