“E’ proprio quando pensi che sia tutto facile che arriva il difficile. Una regola che nel rugby vale doppio”. Diego Antonelli, terza linea della Paspa Pesaro tiene alta la guardia a pochi giorni dalla lunga trasferta di Catania di domenica. I giallorossi dopo le quattro vittorie in avvio di stagione vengono da due sconfitte che non hanno fatto bene al morale. “Quella de L’Aquila ci ha fatto decisamente male. Avevamo vissuto la pausa in maniera troppo rilassata e forse con poca professionalità e i risultati in campo di sono visti subito. Per fortuna con la Capitolina, domenica scorsa, abbiamo rialzato la testa nonostante la sconfitta. Abbiamo visto che non è tanta la distanza fra noi e la prima in classifica, ma anche che dobbiamo lavorare e tanto per crescere”. Di certo di fronte non avete la trasferta più semplice per ritornare alla vittoria. “Logisticamente sarà la trasferta più dura dell’anno. Prenderemo l’aereo da Bologna verso le 9.30 di mattina per poi giocare alle 14.30 contro una squadra che fa del gioco di mischia il suo punto di forza. Noi però dovremo farci trovare pronti sotto il punto di vista mentale, senza farci distrarre dall’aereo ed entrando in campo convinti dei nostri mezzi, senza sottovalutare l’avversario”.
Per te domenica contro la Capitolina il man of the match, un bel risultato a ripensare a tre anni fa quando giocavi molto meno: “Venivo dalla serie C e avevo tanto da imparare. Se dal punto di vista atletico non avevo grossi problemi visti i miei 10 anni di nuoto, dal punto di vista tecnico avevo solo da imparare da ogni compagno di squadra. Così pian piano ho imparato a rubare il mestiere con gli occhi. Prendevo ad esempio nessuno e tutti i miei compagni, da ognuno potevo imparare qualcosa. E così pian piano sono riuscito a ritagliarmi il mio spazio”. E cosa ti senti di dire a chi oggi di spazio in squadra ne trova meno? “Che devono avere tanta pazienza perché il lavoro alla fine paga sempre e piano piano tutti hanno la loro occasione. E che non perdano mai l’umiltà perché ogni giocatore deve dimostrare il proprio valore sul campo, allenamento dopo allenamento”.