A seguito dell’emanazione del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in vigore da venerdì 6 novembre, la Federazione Italiana Rugby ha precisato che tutte le attività di propria competenza non di interesse nazionale inserite nelle Regioni ‘gialle’ e ‘arancioni’ possono proseguire con allenamenti da svolgere solamente in forma individuale e senza possibilità di accedere e utilizzare palestre e spogliatoi. Si possono, dunque in Toscana – regione ‘arancione’ – effettuare le sedute di carattere atletico. Il tutto mantenendo costantemente la distanza tra i giocatori e nel pieno rispetto del protocollo. La prima squadra dei Lions Amaranto Livorno, al pari delle formazioni dei ‘leoncini’ under 6, 8, 10, 12 e 14, delle compagini del Granducato under 16 e under 18 e della rappresentativa Lions touch (la formazione ‘mista’, composta da molte femmine e da pochi maschi), sta continuando la preparazione in vista dell’inizio della nuova stagione agonistica (che non scatterà prima del prossimo 24 gennaio). È chiaro il messaggio che Lions e Granducato vogliono lanciare: a prescindere dal blocco obbligato, lo scopo è il continuare ad allenarsi per proseguire il percorso di crescita, con obiettivi a breve, ma soprattutto a medio e lungo termine. Un messaggio sociale, culturale e sportivo importante in questo periodo non certamente facile, pesantissimamente condizionato dall’emergenza del Covid-19. Una precisazione doverosa: anche i numerosi atleti delle varie rappresentative Lions e Granducato residenti nel comune di Livorno e comunque non residenti nel comune di Collesalvetti possono recarsi, per effettuare le sedute, all’impianto ‘Emo Priami’ di Stagno (che come noto è una frazione del comune colligiano). L’entusiasmo che i giocatori delle succitate squadre evidenziano nel corso delle sedute settimanali, al ‘Priami’ appunto, è encomiabile. Encomiabile è anche la ‘fantasia’ dei vari allenatori e preparatori atletici, capaci di ‘inventarsi’ esercizi e giochi con i quali poter far divertire i propri giocatori, giovani e meno giovani. Finite le sedute, tutti a casa per fare la doccia. Nella speranza, tra non molto tempo, di poter riprendere l’attività ‘vera’, con sedute di carattere (anche) tecnico, con contatto, placcaggi e mischie.