L’estremo della Paspa Pesaro, Alessandro Babbi esorta i compagni: “Sta ad ognuno di noi che scendiamo in campo dare qualcosa in più” “E’ senza dubbio il momento più difficile della stagione, ma o ne veniamo fuori da soli, come squadra, o difficilmente qualcuno ci può aiutare”. Ha ben chiara la situazione della Paspa Pesaro Alessandro Babbi, uno dei punti fermi della squadra in una stagione dove ha iniziato ha ricoperto il ruolo di estremo e nelle due ultime uscite di apertura a causa dell’assenza di Joubert. “E’ difficile capire che cosa ci sia successo dopo le prime quattro vittorie iniziali. Certo, ci siamo rilassati nella lunga pausa di novembre, ma quello che è sbagliato è l’atteggiamento con cui abbiamo affrontate alcune di queste sei partite. Ci manca la cattiveria, la fame. Il nostro allenatore le ha provate tutte. Ora sta a noi giocatori fare qualcosa in più, a partire da me stesso. Se quanto fatto sin qui non è bastato per arrivare alla vittoria, significa che non è sufficiente. Per questo da domenica dovremo cercare tutti di fare un passo avanti”. Domenica alle 14.30 la Paspa tornerà finalmente a giocare al Toti Patrignani contro la Toscana Aeroporti I Medicei, seconda squadra del club fiorentino, ultima in classifica, ma che viene da due ottimi pareggi consecutivi, di cui l’ultimo contro la capolista Capitolina. Una vera e propria sfida salvezza per i giallorossi, visto che una sola vittoria distanzia le due squadre: “Sappiamo che ogni gara sarà durissima e domenica abbiamo solo un risultato a nostra disposizione. Non potremo regalargli nulla e mi auguro entreremo tutti in campo affamati. D’altronde da qui alla fine della stagione non ci sarà una squadra disposta a concedere un solo centimetro e molte sono più strutturate di noi venendo già da altri campionati di serie A. Se non altro domenica giocheremo finalmente davanti al nostro pubblico e mi auguro ci possa aiutare. Abbiamo bisogno anche del loro sostegno”. Possibile che domenica rientrino in squadra alcuni infortunati? “Ce lo auguriamo, ma ancora è presto per dirlo. Se è vero che la loro assenza ci può aver un po’ condizionato, è altrettanto vero che nonostante le sconfitte abbiamo visto che tutti in campo sono in grado di dare il loro contributo. Rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo tutti assieme”.