In venti anni di vita la società dei Lions Amaranto Livorno è cresciuta in modo notevole. Ma, al di là dell’aspetto tecnico e al di là dei numerosi successi colti sul campo e delle promozioni in B ottenute dalla prima squadra nel 2008 e nel 2019, non sono mancati, per un lungo periodo di tempo, problemi legati agli impianti a disposizione. Dal 2000 – anno in cui, ufficialmente, il sodalizio è stato fondato e si è affiliato alla FIR – fino all’estate del 2018, alla vigilia della vittoria nel bando per la gestione dell’‘Emo Priami’ di Stagno, insufficienti gli spazi sui quali poter effettuare l’attività. Lungo è stato il peregrinare su vari terreni di gioco. Ecco, in merito, le tappe del tortuoso cammino amaranto in questi quattro lustri.

Nella stagione 1999/2000 i primi passi sono mossi dai leoncini under 12 e under 10 sul terreno (all’epoca in erba naturale) del ‘Giovanni Maneo’ di via delle Margherite, angolo via Luigi Settembrini – impianto comunale in gestione al Rugby Livorno – ed a San Piero a Grado, la frazione nel comune di Pisa, dove si trovava il campo del locale CUS. Sull’impianto ardenzino e su quello universitario l’attività prosegue nelle stagioni 2000/01, 2001/02 e 2002/03, quando si registra una chiara crescita (in termini qualitativi e numerici) ed i Lions riescono ad allestire formazioni anche in altre categorie giovanili. Sul ‘Maneo’ gli amaranto, nelle loro prime quattro annate di vita, utilizzano come spogliatoio un container.

Nell’autunno del 2003 i Lions cominciano ad allenarsi sul campo di calcio dell’Ardenza, in via di Popogna. Le sedute dei rugbisti si svolgono, spesso e volentieri, in contemporanea con quelle dei calciatori del locale sodalizio: evidenti le difficoltà per effettuare una buona preparazione.

Una significativa svolta si registra nel 2005, quando i Lions (pagando il relativo affitto, così come accadeva in precedenza per il terreno dell’Ardenza) trasferiscono il proprio quartier generale per gli allenamenti delle rappresentative giovanili e amatoriali sul terreno della via della Chiesa di Salviano. Tale impianto – di proprietà della Diocesi cittadina -, pur presentando chiari limiti (il campo, per le partite ufficiali, è omologabile solo per partite degli Old e per gli impegni agonistici degli under 14, 12, 10, 8 e 6), diventa, per i Leoni, un vero e proprio punto di riferimento fino alla stagione 2018/19.

Nel 2007/08 inizia l’attività della prima squadra. In quella annata gli amaranto, ‘in simbiosi con il CUS Pisa’, effettuano gli allenamenti e giocano le partite interne sul rettangolo di gioco di San Piero a Grado. Terminata la collaborazione con il CUS Pisa, la società amaranto intensifica la caccia per un campo livornese sul quale appoggiarsi. Nel 2008, vincendo il relativo bando promosso dal comune labronico, i Lions si assicurano la gestione del ‘Giovanni Vincenzi’ di via Carlo Bernheimer, a Montenero Basso. Su tale terreno – dalle dimensioni ridotte, non certo ideale per il lavoro settimanale di formazioni di buon livello e comunque non omologabile per gli incontri di campionato delle varie categorie – la prima squadra si allena con continuità fino a tutto il 2018.

La formazione senior, nei suoi primi tre campionati di B (2008/09, 2009/10 e 2010/11), gioca le proprie gare casalinghe sul campo ‘Carlo Montano’ di via dei Pensieri, impianto comunale in gestione al Livorno Rugby. In C1, per sette stagioni intere (dal torneo 2011/12 al torneo 2017/18) e per la prima parte dell’annata 2018/19, la prima squadra amaranto disputa i propri incontri casalinghi sul ‘Maneo’.

Nella stagione 2018/19 la lunga peregrinazione alla ricerca di campi da gioco degni di tal nome termina nel migliore dei modi. Il quadro, infatti, cambia di colpo nell’estate del 2018, con la vittoria ottenuta dalla società amaranto nel bando promosso dal comune di Collesalvetti, per la gestione (otto anni) dell’impianto ‘Emo Priami’ di via Heinrich Karl Marx (angolo via don Giovanni Verità) a Stagno. Una struttura dalle notevoli dimensioni.

Dopo i primi lavori, effettuati – a livello di puro volontariato – dai dirigenti e dai simpatizzanti del sodalizio, il campo centrale del ‘Priami’ diventa a tutti gli effetti fruibile. Nel gennaio 2019 la prima squadra comincia a giocare le sue gare casalinghe di campionato sull’ottimo manto erboso del terreno di Stagno. Il ‘fattore Priami’, al di là di rendere più agevole il lavoro settimanale dei Lions, si dimostra importante anche sul piano extra-tecnico. Troppo spesso, quando si era trovata ospite di altri campi, l’ambiente amaranto aveva faticato a incarnare una sua precisa identità: gli atleti, i tecnici e anche i tanti appassionati non sentivano propri i rettangoli amici sui quali si sono disputate, fino al 2018, le partite interne.

Conclusa la stagione ufficiale della prima squadra, culminata, domenica 5 maggio 2019, con il meritatissimo salto in serie B, non si esaurisce, sul ‘Priami’, l’instancabile opera (sempre rigorosamente in forma di volontariato) di tesserati e simpatizzanti. Tutte le strutture situate all’interno dell’impianto, che al momento della vittoria del bando non si presentavano in condizioni ottimali, diventano fruibili. Oltre al terreno di gioco centrale e agli spogliatoi, il plesso è dotato di campi in sintetico, di palestra, di una funzionale club house, di un bar e di stanze per uffici, sala riunioni e segreteria. L’inaugurazione ufficiale del ‘Priami’ coincide, il 2 giugno 2019, con il Primo Memorial Rossocomepippo, un torneo riservato alle categorie under 12, 10, 8 e 6. Centinaia i tesserati Lions coinvolti nell’evento. Gli under 12, 10, 8 e 6 scendono in campo e si divertono a segnare un buon numero di mete di ottima fattura. Gli atleti della prima squadra, dell’under 18 e dell’under 16 si divertono ad arbitrare i vari incontri, supportati dagli under 14 (che operano come segnalinee). Sono indimenticabili i momenti di commozione vissuti quando, all’ingresso dell’impianto, in via Marx, viene issata la bandiera con il logo Lions.

Nell’impianto di Stagno risulta intensissima, nella prima parte dell’annata 2019/20 l’attività svolta da tutte le rappresentative amaranto: prima squadra, giovanili e formazioni amatoriali. Dopo la sospensione primaverile, dettata dalla prima ondata dell’emergenza del Covid-19, il ‘Priami’ torna ad animarsi, nell’estate 2020, con i campi solari, riservati ai giovanissimi, e con le sedute di carattere fisico, dedicate agli atleti della prima squadra, dell’under 18, dell’under 16 e del secondo anno under 14. Poi cominciano gli allenamenti (sia pur rispettando il previsto protocollo anti-Covid) per tutti quanti. Nel periodo in cui la Toscana passa in ‘zona rossa’, l’impianto non è utilizzabile e i giocatori di tutte le rappresentative Lions e Granducato si limitano ad osservare una tabella personalizzata, con allenamenti fisico-atletici da svolgere o in casa, o nell’eventuale giardino o nei dintorni dell’abitazione.

Con il ritorno della Toscana in zona arancione, finalmente le porte del ‘Priami’ saranno riaperte per i giocatori Lions e Granducato. La spinta dell’impianto di Stagno si sta dimostrando un valore aggiunto per gli oltre 400 tesserati, che nonostante i forti disagi propri dell’emergenza dell’epidemia, non hanno mai perso voglia ed entusiasmo. Tra l’altro, anche gli atleti che risiedono a Livorno e comunque non residenti nel comune di Collesalvetti potranno effettuare le sedute al ‘Priami’: nelle regioni in ‘zona arancione’ è infatti consentito, per gli allenamenti sportivi, uscire dal proprio comune di residenza. Ai tecnici e ai vari preparatori, non manca certo una grande ‘fantasia’: stanno ‘inventando’ esercizi e giochi con i quali poter far divertire i propri giocatori, giovani e meno giovani. I ‘Leoni’ e i ‘Granduchi’ continueranno a ricavare bei momenti sul proprio splendido impianto, anche se sono vietati, per ora, esercizi di contatto, mischie e placcaggi.