Il passaggio della Toscana in zona rossa non cambia di una virgola i progetti ed il lavoro nell’immediato della prima squadra dei Lions Amaranto Livorno. Il protocollo Fir prevede infatti la possibilità, per le categorie di preminente interesse nazionale definite dal CONI (serie A maschile e femminile, serie B, serie C girone 1 e girone 2, Coppa Italia femminile, under 18 e under 16 maschile e femminile), di svolgere allenamenti anche nei territori in “zona rossa”. Sino al 31 marzo concessi dalla Federazione ‘solo’ allenamenti senza contatto. La Fir dà la possibilità, dall’1 aprile, di riprendere i normali allenamenti con contatto, ma solo dopo aver sottoposto a tampone molecolare o anti-genico settimanale tutto il gruppo squadra. Per una scelta ben precisa, la prima squadra dei Lions Amaranto non effettuerà tamponi e dunque si limiterà a proseguire – addirittura fino a fine estate – solo una preparazione di carattere fisico-atletico. Tre gli allenamenti – senza contatto – in agenda ogni settimana. Il mirino è già puntato al prossimo mese di ottobre quando dovrebbe scattare il campionato 2021/22. I Lions, dopo la promozione dalla C1 del 2019, si sono ritagliati un ruolo da protagonisti nella prima parte del campionato di B, girone 2 (il raggruppamento del centro Italia) 2019/20. Al momento della sospensione, dettata dall’emergenza della pandemia, gli amaranto labronici di Giampaolo Brancoli, con i loro 27 punti (frutto di sei vittorie delle quali tre condite dal bonus aggiuntivo e di cinque sconfitte, che non hanno fruttato alcun bonus) occupavano una brillante sesta piazza in classifica. Tre le vittorie ottenute nelle ultime tre partite disputate. Tutti i campionati domestici di rugby – con la sola eccezione del massimo torneo, quello del Top10 – in questa annata 2020/21 non sono neppure scattati.